E ora destiniamo a pedoni e ciclisti gli spazi liberati
da La Repubblica del 06.12.2006
06 December, 2006
PAOLO HUTTER
Per piazza Vittorio l´apertura del parcheggio sotterraneo ha coinciso con la scomparsa delle auto in sosta sulla superficie della piazza (perlomeno nelle ore diurne, alla sera i controlli finora scarseggiano). Da piazza San Carlo invece le auto erano scomparse da tempo e adesso ci ritornano, ma sottoterra. Le vicende non sono semplici e non sono identiche. Attorno al «Caval ´d Brons» non si è parcheggiato per due anni e mezzo (il cantiere è partito a fine giugno 2004): i disagi ci sono stati per il cantiere, non per la mancanza di parcheggio. Gli oppositori dello scavo possono mantenere la loro posizione, e cioè che per pedonalizzare non era necessario creare posti auto sotto la piazza. E´ stato un conflitto anche simbolico ed emotivo molto aspro. E´ stato sedato dalla riduzione delle griglie e dal fatto che comunque per quasi un anno, l´ultimo, la piazza è stata pedonale senza auto né sopra né sotto. Ora che succederà? Quando si tratta di ragionare sul presente e sul futuro non c´è motivo per restare aggrappati alle precedenti divisioni. Con l´apertura dei parcheggi la discussione entra in una nuova fase. Si eviterà che i parcheggi diventino un fattore di attrazione di nuovo traffico?
Escludendo – si spera - l´ipotesi inquietante che il collegamento tra i parcheggi tra piazza Carlo Felice e Castello venga usato come tunnel sotterraneo, molto dipenderà ovviamente dalle tariffe, da quanto occorre pagare per la sosta, e dai controlli dei vigili sulle aree di superficie. Gli ambientalisti e persino la Fiom Cgil chiedono che parcheggiare in centro costi caro, non soltanto come deterrente al traffico privato, ma come strumento per finanziare nuove opportunità di trasporto pubblico dalla periferia al centro, scongiurando il più possibile i ventilati aumenti del biglietto del tram. E poi: quanto spazio di superficie verrà sottratto alle auto e per farne cosa? Il Comune sta dicendo giustamente che per dare un senso all´apertura del parcheggio sotterraneo occorre liberare altri e ulteriori spazi di superficie. Ma questo è utile a governare il traffico se gli spazi si liberano per dedicarli a pedoni ciclisti e mezzi pubblici. Se invece fosse per dare più spazio al transito delle auto l´operazione sarebbe addirittura controproducente. La vicenda, insomma, si riapre. Dal canto suo il «Caval ´d Brons» spera che quando gli toglieranno la scatola, dalla piazza scompaiano del tutto anche le soste "brevi" e che appaiano le rastrelliere per le biciclette.