Direttiva più sostenibile
La Commissione ambiente del Parlamento europeo approva un pacchetto di emendamenti che migliorano la revisione della normativa quadro sui rifiuti. Non passa quello che avrebbe innalzato la raccolta differenziata al 70% - da Ecosportello News del 11.12.2006
11 December, 2006
La Commissione ambiente dell'europarlamento ha approvato una serie di emendamenti che migliorano la direttiva quadro di revisione della materia dei rifiuti. La sessione plenaria del Parlamento è prevista per il febbraio del 2007. Un altro elemento che getta sotto una luce positiva la situazione a Strasburgo è che la presidenza di turno finlandese ha intenzione di riportare in agenda la direttiva sul compostaggio, richiesta da più parti per avere dei riferimenti precisi per lo sviluppo di un settore strategico per la gestione sostenibile dei rifiuti.
Quanto al merito delle decisioni approvate dalla Commissione dell'europarlamento è stato innanzitutto introdotto un "obiettivo di prevenzione", con la stabilizzazione della produzione dei rifiuti urbani al 2012. Un elemento importante per implementare una strategia che individui obiettivi tangibili di prevenzione e riduzione dei rifiuti.
La cosa più importante, sottolineano all'Eeb (European Environmental Bureau) che ha lavorato molto nella veste di lobby ambientalista, è stata però il rigetto della proposta della Commissione di "rebranding" (riclassificazione) dell'incenerimento come "recupero" in base ad una formula sul calcolo dell'efficienza energetica (la formula avrebbe fatto classificare come "recupero" gran parte degli inceneritori di nuova generazione).
La situazione dovrebbe dunque - allo stato - rimanere come è attualmente, dopo le sentenze della Corte di Giustizia europea (numero 228 e 458), ossia con l'incenerimento dei rifiuti classifficato come "smaltimento" e dunque un gradino in basso rispetto al riciclaggio nella gerarchia delle opzioni.
Non è invece passato, per 27 voti contro 29, l'emendamento che intendeva stabilire degli obiettivi obbligatori ("blinding targets") di riciclaggio (70% al 2020) e il divieto di discarica e incenerimento per i materiali riciclabili al 2025. Sembra che il rigetto dell'emendamento sia stato però dovuto, fanno notare consulenti dell'EEB, alla confusione generata in alcuni membri della Commissione dal colossale numero degli emendamenti (ne erano stati proposti più di 400).