Vai al lavoro in tram o in bus?
C’è uno sconto del 20 per cento - da La Stampa del 16.12.2006
18 December, 2006
Uno sconto dal 10 al 30 per cento per tutti i lavoratori (indipendentemente dalla professione o dal reddito) che usano il tram o il bus al posto dell’automobile.
Lo ha chiesto ieri un gruppo della maggioranza di Palazzo civico (i Comunisti italiani guidati da Mimmo Gallo) all’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero: «Un modo per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico, fornendo un incentivo economico» ha spiegato il capogruppo. L’assessore sarebbe d’accordo, il problema è, come sempre, di natura economica: «Girerò la proposta all’assessore al Bilancio Gianguido Passoni - ha commentato - per capire di che portata dovrebbe essere il nostro sforzo finanziario. Il problema è che si tratta di migliaia di persone e temo che l'assessore ci risponderà picche...». Che il Comune abbia problemi connessi alla nuova manovra economica già si sa, ma siccome l’assessore Passoni appartiene allo stesso gruppo di chi ha richiesto la novità (il Pdci) questo aggiunge suspense all’esito della mozione. «Forse, proprio perchè il documento l’ha presentato un suo collega di partito abbiamo più possibilità di sentirci rispondere con un sì» ha commentato Sestero. La proposta di Gallo è stata discussa durante la commissione Viabilità tenutasi ieri. All’ordine del giorno, tanti altri argomenti, come la mozione presentata dall’Ulivo che chiedeva all’assessore «maggiore elasticità nel pagamento delle strisce blu».
Una richiesta che, così com’era, esortava l’assessorato ad inventarsi un modo per non dare la multa a chi, per ragioni di lavoro (vedi i medici) arrivavano in ritardo magari di mezz’ora rispetto a quanto scritto sul voucher: «E’ una tolleranza che non possiamo concedere per il semplice fatto - ha risposto Sestero - che diventa impossibile controllare una specie di autocertificazione del pagamento. Possiamo però rilanciare il sistema di pagamento tramite il telefonino: si chiama il numero verde soltanto una volta tornati all’auto e così si paga esattamente la cifra dovuta e non un centesimo di più». Qualcuno ha chiesto anche che si potesse pagare la sosta con la carta di credito. Dimenticando che per l’amministrazione sarebbe stato un po’ oneroso dotare ogni parcometro di un telefono fisso.