Ztl, tariffe più alte per limitare il traffico
Ora chi ha molti mezzi dovrà chiedere e pagare il permesso per ciascuna auto o camion. La protesta delle associazioni. Legambiente: provvedimento in difesa del centro storico - da L'Unita del 20.12.2006
20 December, 2006
Mariagrazia Gerina
Aumentano le tariffe e cambiano le regole per gli accessi alle zone a traffico limitato. Ogni permesso costerà 550 euro e chi in passato poteva inserire nel permesso fino a nove targhe, ora dovrà chiedere altrettanti permessi. Protestano le associazioni, che ieri hanno incontrato l’assessore alla Mobilità Mauro Calamante ma venerdì diserteranno l’incontro con l’assessore al Bilancio: «È inevitabile che le imprese che sosterranno la spesa dell'acquisto dei permessi ribalteranno il costo sul cliente finale», minacciano ACAI, Assartigiani, Assistal/Confindustria, CNA, Confetra, Federlazio, che rivendicano il centro storico («non è un museo o un luogo di residenti privilegiati, ma un posto dove operano oltre 27 mila imprese»), accusano il Comune di voler far cassa, considerano «il provvedimento contraddittorio», tanto più che è stato abolito il limite massimo di accessi per impresa. Risposta: un aumento del costo di merci e servizi per i residenti di 30 milioni di euro e l’annuncio che dal primo gennaio la fattura per prestazioni di servizio riporterà una specifica voce di costo «accesso nella zona ZTL».
L’assessore alla mobilità Mauro Calamante respinge le polemiche e replica relojes che la misura è stata adottata non per fare cassa ma per ridurre il traffico nel centro storico. Tanto che «l'eventuale maggiore incasso da parte del Comune verrà speso per migliorare il servizio di trasporto pubblico e gli altri servizi all'interno della Ztl stessa». Calamante annuncia che entro 60 giorni verrà presentato il regolamento per le piazzole di carico e scarico delle merci, rispondendo a uno dei punti sollevati da Legambiente che chiede anche di restringere gli orari di accesso, come previsto dal piano del traffico del 1999. E censura invece le proteste che hanno «il sapore di una battaglia vecchia, le associazioni se la sarebbero potuta risparmiare», secondo Legambiente: «Ogni volta che si tocca qualche interesse arrivano reazioni scomposte, spesso contro i cittadini - osserva il presidente Lorenzo Parlati -: è stato così all'inizio per i taxi che hanno bloccato la città, impedendo di muoversi ai romani». Sull’altro piatto della bilancia Legambiente mette la tutela del centro storico, che «non si fa certo riempiendolo di camion e furgoni a tutte le ore del giorno, anche fuori delle fasce previste, con doppie e triple file in ogni strada, che fanno impazzire il traffico e portano lo smog alle stelle».
LA MINACCIA delle associazioni dei fornitori: dal primo gennaio la fattura per prestazioni di servizio riporterà una specifica voce di costo «accesso nella zona ZTL».