Gerbido, incentivi in bilico
Dal governo un sì con giallo: tutto rinviato a gennaio - da Repubblica del 28.12.2006
28 December, 2006
<b>Accordo di maggioranza per garantire i contributi agli impianti già autorizzati come quello di Torino
Saitta preoccupato: "Serve un´azione di lobbing o l´area sarà penalizzata"
Gino Li Veli</b>
Restano in bilico gli incentivi pubblici (30 milioni per 12 anni) per l´inceneritore che si deve realizzare al Gerbido, di cui oggi, Trm, la società che lo gestirà, annuncerà la gara d´appalto. Ieri il consiglio dei ministri ha ratificato l´accordo politico all´interno della maggioranza, rinviando però la soluzione concreta ad un emendamento sul decreto sulle direttive europee che verrà presentato in parlamento entro metà gennaio. Accertato che i futuri impianti non potranno godere dei contributi, come richiesto dalla sinistra radicale che non accetta che l´energia ricavata dai rifiuti bruciati sia assimilabile (e quindi finanziata) all´energia rinnovabile, resta aperta la battaglia sulla struttura del Gerbido, già autorizzata e nel pieno delle procedura d´appalto. Resta preoccupato il presidente della Provincia Antonio Saitta mentre Stefano Esposito, capogruppo Ds a palazzo Cisterna, che per primo ha sollevato la questione osserva: «In questo momento è necessario che tutti i soggetti in campo, Comune, Regione e Provincia e anche i parlamentari dell´Ulivo, si adoperino per fare un´azione di lobbing per difendere questo territorio, che altrimenti verrebbe gravemente danneggiato».
Il testo approvato in Senato della Finanziaria comprende fra gli impianti finanziabili quelli già in funzione e quelli per i quali sia stata presentata richiesta di autorizzazione. L´emendamento di modifica propone di limitare i fondi alle strutture «già realizzate ed operative» ma il governo si riserva di proporre al parlamento «ulteriori specificazioni per la corretta applicazione della norma».
La battaglia continua anche sul versante lessicale, quindi, visto che permane, nella maggioranza e nel governo (tra i ministri Bersani e Pecoraro Scanio) una diversa valutazione su ciò che va finanziato con i fondi pubblici. Oggi, Trm, annuncerà l´avvio della gara d´appalto, non prevedendo nel piano finanziario (circa 320 milioni) la possibilità di averi aiuti pubblici per l´energia prodotta. La sinistra radicale e le associazioni ambientaliste promettono la massima attenzione «per evitare colpi di mano». Replica Esposito: «E´ quanto deve fare anche la sinistra riformista».