Emergenza traffico, 50 mila auto in sosta vietata
I parcheggi, gratuiti o a pagamento, non bastano a soddisfare la richiesta di posti. Più di tremila multe al giorno. L'assessore Croci: doppie file e fermate selvagge congestionano il traffico e rendono difficile l'afflusso in città. Progetti per 36 mila nuovi posti macchina – da Il Corriere della Sera del 21.01.07
23 January, 2007
<b>Gianni Cantucci</b>
Sono almeno 41 mila le auto che parcheggiano in sosta vietata ogni giorno a Milano. Il motivo: i posteggi gratuiti o a pagamento non bastano a soddisfare la richiesta. E a questo esercito di «irregolari» si aggiungono almeno altri 40 mila automobilisti che si fermano in seconda fila. A metterle una dietro l'altra, le auto in sosta fuorilegge ogni giorno formano un serpentone di 320 chilometri, più della distanza tra Milano e Firenze.
Le contravvenzioni per sosta vietata nel 2005 sono state un milione e 221 mila. In media, 3.346 al giorno. I dati sono contenuti in una relazione dell'assessore alla Mobilità e ambiente, Edoardo Croci: «L'obiettivo principale resta quello di trasferire le auto dalla strada al sottosuolo». Il Comune sta elaborando anche il nuovo «Piano urbano parcheggi». Ma Croci mette fin da subito le cose in chiaro: «Massima attenzione per l'impatto ambientale».
Sui marciapiedi, vicino agli incroci, alle fermate dei bus, sulle strisce pedonali. Sono almeno 41 mila le auto che parcheggiano in sosta vietata ogni giorno a Milano. Un esercito di automobilisti che ogni mattina tira i dadi e lascia la macchina dove capita, nella speranza di non prendere la multa. Non per inciviltà. Ma perché posti a sufficienza, sulle strade, non ce ne sono. A questo si aggiungono almeno altre 40 mila fermate irregolari brevi, soprattutto in seconda fila. A metterle una dietro l'altra, le auto in sosta fuorilegge ogni giorno in città formerebbero un serpentone di 320 chilometri, più della distanza tra Milano e Firenze.
LE MULTE — I dati sono contenuti nella relazione che l'assessore alla Mobilità e ambiente, Edoardo Croci, ha presentato in Commissione a Palazzo Marino alla fine dell'anno scorso. «Quello della sosta è un tema chiave — spiega Croci — perché influisce sulla congestione del traffico e sull'afflusso di auto in città».
Di più: sull'inquinamento, sulla qualità della vita e sulle tasche dei cittadini a rischio multa. Le contravvenzioni per sosta vietata nel 2005 sono state un milione e 221 mila. In media, 3.346 al giorno. Un numero enorme all'apparenza, che tocca però solo una minima parte della sosta irregolare o tollerata.
LE STIME — L'Agenzia per la mobilità e l'ambiente del Comune ha calcolato che ogni giorno la domanda sulle strade milanesi (escludendo dunque soluzioni private come box, garage, cortili) è di oltre 400 mila parcheggi. L'offerta regolare (strisce gialle, blu, strade senza strisce, strutture pubbliche) è però inferiore, e 41 mila auto restano senza posto. Però parcheggiano comunque. Come capita: su marciapiedi, percorsi pedonali, piste ciclabili, parterre alberati. Il Comune indica un danno sia «per i pedoni, sia per la vegetazione». Di notte il deficit è ancora più pesante: le macchine in sosta irregolare sono almeno 47 mila.
LE PREVISIONI — Dal 2001 a oggi, il Comune ha ricavato 13 mila posti attraverso parcheggi pubblici o per residenti (affidati ai privati). Il progetto, nei prossimi 3 anni, è quello di creare altri 36 mila posti per residenti e 8 mila pubblici. Spiega l'assessore Croci: «L'obiettivo principale, come in altre metropoli del mondo, resta quello di trasferire le auto dalla strada al sottosuolo». Da un lato si tratta di dare «maggiore impulso» ai progetti avviati dalla passata amministrazione. Dall'altra il Comune sta elaborando il nuovo «Piano urbano parcheggi», coordinandolo, spiega l'assessore, «con gli altri provvedimenti per la mobilità». Ma su una cosa Croci mette fin da subito le cose in chiaro: «Massima attenzione per l'impatto ambientale. Ma soprattutto stiamo ridefinendo le procedure per assegnare e verificare l'andamento dei cantieri. Per dare più garanzie e più trasparenza ai cittadini». Un altro giro di vite si avrà sulla gestione e il controllo delle strisce gialle e blu: «Nuovi parchimetri e più vigilanza ».
LA DOPPIA FILA — Scrisse l'Economist tre anni fa: «Milano capitale della doppia fila». «Se in città esiste una grossa porzione di sosta irregolare tollerata — spiega Marco Ponti, docente di Economia dei trasporti al Politecnico — c'è un'altra variante della sosta fuorilegge che invece è davvero intollerabile: la doppia fila». Secondo lo studioso è verosimile parlare di almeno altre 40 mila soste brevi, ogni giorno, in seconda fila. Magari durano pochi minuti, «ma — spiega Ponti — hanno un effetto micidiale sulla fluidità del traffico, creando rallentamenti e ingorghi». Le multe per doppia fila nel 2005 sono state 31.380. Conclude il docente: «Il rischio della sanzione è minimo, e l'inciviltà dilagante».