Scanzio: "L'illuminazione del Mucrone non ha solo un valore estetico"
La lettera del presidente della Provincia
17 December, 2003
“…Che tristezza verificare ancora una volta che le parole, i discorsi ‘ponzati dall’alto’, proponimenti e propositi nella maggior parte dei casi valgono a stupire, ad accendere interessi, salvo poi lasciare tutto come prima. Ed è questa una constatazione che mi sorge sulle polemiche e le diatribe che si sono aperte alla decisione dell’Amministrazione Provinciale, di sostenere la proposta di ben due autorevoli Associazioni biellesi nell’illuminare il Mucrone a Natale ed in concomitanza di eventuali prestigiosi eventi. Quante volte nel partecipare a Convegni, Congressi Tavole rotonde e quant’altro ho sentito autorevoli amministratori spendere fiumi di parole nell’intento di dimostrare che il Biellese necessita di un cambiamento, di segnali forti che tornino a dare credibilità, forza costruttiva ed imprenditoriale a questo territorio. Ho sentito parlare di fantasia, di creatività, di intelligenza… “Parole… parole… parole…” cantava la grande Mina in una sua conosciutissima canzone. La realtà è qui sotto gli occhi di tutti noi. E non solo, spesso alle parole, non segue un atto concreto, ma addirittura se qualcuno “osa” farlo, si leva un tam tam politico-istituzionale che alla velocità della luce (sic!), prende corpo e si anima in un contesto politico strumentale: quanta pochezza in tutto questo! Ma lo stupore ed il rammarico più grande, mi è sorto nel leggere la lettera firmata dal Sindaco di Biella, Gianluca Susta, verso il quale in più circostanze ho espresso meriti e valori morali. Eppure quanta retorica in quelle righe, quanta poca verità, quanta inopportuna moralità che giunge a ‘bacchettare’ l’iniziativa perché viola le leggi della natura e del mondo animale. Suvvia Gianluca, chi più di te sa perfettamente che lassù, nella parete sud del Mucrone, nel periodo invernale, le poiane, le marmotte e le lepri proprio non ci vogliono abitare! Ma non è la polemica che voglio alimentare con questo scritto, semmai uno sfogo a cuore aperto. Forse anche per tentare di far capire i considerevoli aspetti ed opportunità, contenuti nel protocollo d’intesa siglato tra la Provincia di Biella e l’Associazione Alpina di Sordevolo, che vanno oltre all’illuminazione del Mucrone in prossimità del Natale. Aspetti che non sono stati presi minimamente in considerazione neanche da chi, come il Sindaco Susta, è considerata persona di senno e non di superficiali interpretazioni. Eppure questa volta, anche lui dimostra i limiti che ci si pone quando il desiderio non è quello di costruire, di proporre, bensì quello di polemizzare entrando in quel vicolo cieco che è la diatriba politica. Ne voglio star fuori. Sia chiaro. L’Amministrazione che mi pregio di guidare, ha deciso di appoggiare l’iniziativa proposta dalla Società Alpina di Sordevolo e dalla Società Pietro Micca di Biella. E fino in fondo la porteremo a compimento, in quell’ottica e per gli aspetti che ne sono stati motivi di accoglimento. La volontà di regalare ai Biellesi, un simbolico messaggio di augurio natalizio: il Santuario di Oropa rappresenta per questa terra un preciso punto di riferimento intimistico di grande religiosità: l’illuminazione di quel monte che si trova a sovrastarlo, svela uno scenario in grado di suscitare profonda ammirazione e consentire di elevare occhi e menti. Chi non è rimasto piacevolmente attirato dal bagliore che evidenzia la pista sciistica di Bielmonte! Pensate a quale magica e sottile atmosfera potrà indurre il Mucrone acceso, simbolo per eccellenza del territorio biellese. Un’opportunità che si potrà ripetere non solo in occasione del Natale, ma a disposizione qualora si manifesti un evento, un’occasione , una circostanza che possa richiedere di “dare luce” al simbolo della nostra terra. E che dire di chi transitano lungo l’autostrada Torino–Milano viene colto da quel bagliore sulla montagna e sicuramente, (se non è legato politicamente alla scia dei tam-tam politico – istituzionale - strumentale), si interroga su cosa può esserci sopra quei monti, e poi le domande diverranno risposte che si potranno concretizzare in una parola chiave: turismo. Certo, un richiamo, solo un richiamo. Null’altro. Ma tornando all’apertura di questa mia lettera, quante parole ho sentito spendere da più parti proprio per richiamare l’attenzione turistica nei confronti di questo territorio. E quanto è stato fatto! Ecco, ancora una volta parole… Ma c’è ancora altro. Quante volte è successo, purtroppo, che sciatori e scalatori in svariate circostanze o a causa di incidenti proprio su quelle montagne, abbiano accusato gravi difficoltà. Per non parlare di quando l’incidente diventa tragedia ed il recupero della persona si fa arduo. Ebbene, i due fari che verranno utilizzati per illuminare il prossimo 23 dicembre il Mucrone, sono orientabili e movibili. Pertanto, sempre richiamandomi al Protocollo d’intesa siglato in data 5/12 u.s., dopo l’illuminazione del 23 dicembre, l’intera apparecchiatura verrà messa a disposizione del territorio non solo per finalità artistico decorativa del Monte, ma in particolare del Servizio di Protezione Civile, per interventi che ne richiedono l’utilizzo o per emergenze di soccorso alpino e speleologico; ogniqualvolta le condizioni o le necessità richiedano l’illuminazione della zona. Un utilizzo che, per quanto spero non ce ne sia mai bisogno, può tuttavia diventare importante ed essenziale in un contesto di gravi problematiche. Ho scritto che non intendo in alcun modo proseguire e alimentare una polemica che ha solo sapore di partitocrazia e di ambiguità. E sarebbe molto facile, caro Gianluca, evidenziare l’esagerazione della protesta montata su questa vicenda, rispetto ad altre problematiche emerse su questo territorio , che avrebbero veramente potuto alzare e di tanto la soglia di rischi e di allarmi!!! Sicuramente invece sarò lieto di sentire il parere dei biellesi che mi auguro di incontrare nel maggior numero possibile il prossimo 23 dicembre, per poter condividere, sono certo, un momento di grande emozione.”