"E' uno spreco di energia": il j'accuse del sindaco di Biella
La lettera di Gianluca Susta
17 December, 2003
Desidero esprimere il mio più grande sconcerto ed il mio più grande dissenso per la prevista illuminazione del monte Mucrone. E' inusuale e grave che associazioni amanti della montagna propongano di devastarla con luce artificiale, magari abbagliando i piloti degli aerei di linea in volo notturno, per «valorizzarla». Ben diverso è stato il comportamento delle autorità di Davos, Svizzera, che hanno respinto nell'ottobre 2002 un analogo progetto denominato «Alpengluhen-Bagliori Alpini» per mantenere sia la quiete dei luoghi, sia un rapporto responsabile con l'energia. E' poi incredibile che una provincia piemontese, obbligata per legge a vigilare sull corretto uso dell'energia e sull'illuminazione esterna sul suo territorio ed a diffondere tanto i criteri del risparmio energetico quanto i principi ispiratori della lotta all'inquinamento luminoso si comporti in maniera opposta. Ossia sprecando energia - e fondi pubblici - in un periodo dell'anno a rischio blackout e magnificando presso i cittadini l'uso di proiettori puntati verso l'alto, cioè della maggior fonte di inquinamento luminoso ed ottico. In merito alle considerazioni sulle inefficienti e sprecone illuminazioni esistenti sul territorio biellese mi permetto di segnalare il fatto che è facoltà, anzi dovere, per le provincie piemontesi promulgare linee guida per l'applicazione della vigente normativa regionale e verificarne il rispetto. Nulla vieta di adottare, ad esempio, le severe linee guida in materia adottate dalla Lombardia, di semplice applicazione e provata efficacia. In conclusione vorrei sottolineare come la Campania abbia evitato l'illuminazione del Vesuvio e dei faraglioni di Capri varando rapidamente nel luglio 2002 un'efficace legge regionale per l'attuazione del risparmio energetico e la prevenzione dell'inquinamento luminoso. Il Piemonte non ha ancora sostituito l'inadeguata ed inefficace LR 31/00 benchè sia in commissione dal 16 ottobre 2001 il progetto di legge 335, per molti aspetti ancora più efficace della normativa citata e di quelle di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania.