La Fiat metanauta
Al Convegno di Torino: "Non siamo pregiudizialmente contrari all'idrogeno, infatti presto presenteremo delle Panda a doppia alimentazione (metano e idrogeno), ma la strada da percorrere innanzitutto con forza è quella del metano. Abbiamo una tecnologia già avanzata ed è una scelta sostenibile dal punto di vista geopolitico”
12 February, 2007
Rinaldo Rinolfi, responsabile Powertrain Research & Technology della Fiat, nella sua relazione al Convegno Nazionale contro lo smog di Torino ha fatto il punto sui nuovi motori su cui l'industria dell'automobile sta puntando e punterà in futuro. L'obiettivo è, in prospettiva, quello di arrivare a costruire un motore emissioni zero. Nelle grandi aree metropolitane, infatti, ragionare su motori con basse emissioni non basta a risolvere il problema inquinamento.
Rinolfi, analizzando le diverse tecnologie sviluppate negli anni, ha posto l'accento sui motori alimentati a gas metano per i quali la Fiat potrebbe investire con forza nell'immediato e in futuro. Fiat è leader in Europa per questo tipo di motorizzazioni; la Panda a metano è solo l'ultima arrivata.
Perchè non puntare sull'idrogeno o l'elettrico? La ricerca sul motore elettrico è stata più volte sospesa ma ci si è sempre scontrati con il problema della scarsa capacità di accumulo delle batterie. Questo tipo di motori può soddisfare, secondo Rinolfi, esigenze territorialmente circoscritte. Anche il motore ibrido (termico + elettrico) non convince: ridurrebbe sicuramente i consumi ma non le emissioni. La strada sembra quindi quella del metano che produce solo un decimo di idrocarburi rispetto ad un motore a benzina Euro5. Inoltre, sottolinea il responsabile Fiat, quella del metano ha il vantaggio di essere una scelta geopoliticamente sostenibile. Si ha infatti un passaggio quasi diretto da produttore a consumatore (evitando quindi le attuali speculazioni intorno al petrolio) e i paesi, che ne garantiscono riserve per più di 90 anni, sono più vicini all’Italia (Algeria, Russia).
Nei prossimi mesi la Fiat presenterà delle Panda a doppia alimentazione pulita: metano più idrogeno. Il progetto, supportato dal Ministero dell’Ambiente, fornirà ad alcune grandi città italiane flotte di auto a basse emissioni. Fiat in questo modo vuole dimostrare di non essere pregiudizialmente contraria all’idrogeno ma, si evince anche da questa operazione, di puntare soprattutto sul metano e di pensare eventualmente all’idrogeno come carburante di supporto.
<b>12 febbraio 2007</b>