Londra: controversia sul congestion charge
Un articolo ( ripreso a agenzie italiane) lo smonta. Ma Transport for London ribatte e il sindaco va avanti. La Stampa di Torino appoggia invece gli automobilisti..
15 February, 2007
Nell’articolo “Shock news: London still congested” del 14 febbraio 2007 su Channel Four, ripreso da alcune agenzie italiane, è pubblicata la notizia che il traffico nel centro di Londra è più o meno tornato uguale a quando fu introdotta la “congestion charge”, la tassa di ingresso per gli autoveicoli privati nel centro di Londra. Sarebbe questo il bilancio ufficiale di quattro anni di applicazione alla vigilia dell'estensione della zona a pagamento ai quartieri di Kensington e Chelsea. Le conclusioni sono di Transport for London (Tfl), l'ente per il trasporto pubblico nella capitale britannica, per il quale i ritardi provocati dagli ingorghi sono aumentati negli ultimi due anni, dopo un calo iniziale, e la tendenza e' verso ulteriori aumenti. In realtà, nel primo anno di applicazione della “C-charge”, gli ingorghi e le code calarono del 30%, mentre soprattutto nel corso del 2006 c’è stato un aumento della congestione del traffico che ha ridimensionato questo calo al valore dell'8%. Il dato del 2006 va letto tenendo conto, però, di una serie di cantieri che hanno occupato parte della rete stradale londinese, in particolare nell’area di applicazione del road pricing. Si tratta di lavori sulle reti di acqua e gas svolti in maniera coordinata. Per giunta Transport for London ha dichiarato che senza “congestion charge” il centro di Londra avrebbe visto addirittura un aumento del traffico e della congestione.
Questi dati e queste interpretazioni non fanno cambiare idea al sindaco Ken Livingstone, che tra l’altro e' deciso a far passare la tassa d'ingresso per i veicoli più inquinanti (4X4) a 25 sterline (37 euro) entro il 2008 o 2010. Si tratta, secondo le statistiche, del 18% di tutti i veicoli che entrano giornalmente nel centro citta'.