Ferrara e Regione Emilia sperimentano filtro
Per il post trattamento degli scarichi dei diesel
18 December, 2003
Dall'agenzia della Regione Emilia (Bologna, 17 dicembre 2003) - Presentato a Bologna presso la sede della Regione il filtro "Progetto Blu", un filtro "usa e getta", con una grande superficie filtrante in un volume relativamente ridotto, per il post trattamento dei gas di scarico dei motori diesel, anche di vecchia generazione. Il sistema, sperimentato a Ferrara, è capace di abbattere più del 90% delle polveri sottili. Il filtro è stato messo a punto da Endeavour Progettazione di Sistemi di Ferrara, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le sezioni di Ferrara e Reggio Emilia dell´Arpa, la ACFT, azienda di trasporto pubblico di Ferrara, la TM di Portomaggiore (FE) e la Ahlstrom Turin, un gruppo multinazionale finlandese, leader nel settore delle carte da filtro. Il filtro "Progetto Blu" è costituito da una cartuccia usa e getta in feltro di cellulosa piegato più volte, con un inserto di cartone ondulato in ogni cella. “Rispetto ad altri tipi di filtro già in commercio - ha spiegato il suo ideatore Arturo Colamussi, libero docente di Controlli Automatici presso la facoltà di ingegneria dell´ Università di Bologna e responsabile della società Endeavour Progettazione di Sistemi - presenta diversi vantaggi: funziona anche su motori alimentati a diesel con zolfo, di qualsiasi potenza e di qualsiasi età; l´efficienza di separazione del particolato non dipende né dallo stato di usura del motore, né dalla temperatura dei gas di scarico; è di facile installazione e sostituzione e ha un limitato costo di esercizio. Inoltre si è rivelato particolarmente funzionale al tipo di percorso che un autobus solitamente compie nelle nostre città: soste frequenti con accelerazioni e frenate continue”. La sperimentazione fin qui condotta è avvenuta direttamente su strada su due autobus della flotta del comune di Ferrara in un percorso di linea urbano. I chilometri percorsi sono stati circa 30 mila per oltre un anno. Questi i risultati: riduzione superiore al 90% delle polveri sottili in tutte le condizioni. In più, raffreddando opportunamente i gas di scarico a temperature comprese tra i 100 e i 120 gradi , si è anche ottenuta una rilevante attività di separazione delle sostanze organiche, in particolare degli IPA - idrocarburi policiclici aromatici - sicuramente cancerogeni. Per questo il progetto prevede anche la realizzazione di uno “scambiatore” per raffreddare i gas di scarico prima di avviarli al filtro, evitando che l’alta temperatura dei gas di scarico (180 gradi circa) provochi l´evaporazione delle sostanze volatili che non sarebbero così trattenute dal filtro. La "gestione fredda", che prevede che il filtro sia cambiato più spesso o sia più grande, ha costi leggermente superiori: per 50 mila chilometri all´anno per 7 anni e l´utilizzo di 20 cartucce all´anno, i costi arrivano a 2210 euro annui, vale a dire 0,044 euro a chilometro. La "gestione calda", invece, costa 1.940 euro all´anno, cioè 0,030 euro a chilometro. Le dimensioni del filtro nei due diversi casi sono rispettivamente di cm 160x75x11 (pari a una superficie filtrante di 24 mq) e di cm 160x50x11 (pari a una superficie filtrante di 16 mq). La durata minima di un filtro per un autobus da 160 cavalli è di 10 giorni calcolando un percorso giornaliero di 250 chilometri. Mediamente un autobus nelle nostre città emette in un percorso medio giornaliero dagli 80 ai 120 grammi di particolato, una quantità in grado di inquinare oltre 1,6 milioni di metri cubi di aria. Il progetto è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, da tempo impegnata attivamente sul fronte della lotta allo smog. La Regione in particolare ha messo a disposizione 1 milione e 92 mila euro di risorse CIPE destinate a progetti per la ricerca e ha avviato la collaborazione con i servizi dell´Arpa di Ferrara e Reggio Emilia, per testare i risultati ottenuti, e con l´ACFT sui cui mezzi sono stati applicati i primi prototipi. Il filtro, che verrà sottoposto a un´ulteriore verifica di laboratorio presso Eni Tecnologie, verrà installato su 30 autobus urbani di Ferrara e su 10 automezzi di raccolta e compressione rifiuti della Agea. E´ prevista anche una sperimentazione su . "Si tratta di un strumento - ha spiegato l´assessore regionale all´ambiente Guido Tampieri - particolarmente interessante perché consente di intervenire su mezzi già in circolazione e in un settore, quello dei motori diesel, che nel nostro paese è in costante espansione”. Tampieri ha ricordato che dal ´98 al 2003 i consumi di benzina in Italia sono calati del 15% mentre sono cresciuti del 29% quelli di gasolio, che già oggi rappresentano il 47% del totale. Per il presidente della Regione Vasco Errani, se anche la successiva sperimentazione in programma darà gli esiti previsti “si sarà fatto un passo avanti importante nella lotta allo smog” con sviluppi “rispetto ai quali la Regione intende impegnarsi con grande attenzione”. Errani ha ricordato in particolare l´accordo stipulato nel 2002 con il Ministero dell´ambiente proprio sul tema della lotta all’inquinamento atmosferico, “rispetto al quale a tutt’oggi non abbiamo avuto alcun riscontro da parte del Governo degli impegno presi” e ha sottolineato la possibilità di avviare entro tale cornice un´iniziativa nazionale, coinvolgendo anche le altre Regioni, i Comuni e le Aziende di trasporto.