Climatizzazione socialmente condizionata. Dal sito www.eceee.org
L'aria condizionata è una necessità
01 July, 2003
L'aria condizionata è una necessità ...socialmente condizionata. Si può riassumere con questa frase il pensiero di Harold Wilhite, dell'Università di Oslo. Analizzando le politiche energetiche, in particolare quelle volte al risparmio energetico, Wilhite traccia la storia dell'aria condizionata: nata all'inizio del '900 per soddisfare le esigenze di controllo dell'umidità e di purezza dell'aria in campo manifatturiero, è diventata oggi un "must" indispensabile, tanto che il 50% delle automobili vendute in Norvegia sono equipaggiate di aria condizionata. Fino ad oggi anche in campo energetico si è trattato il consumatore secondo il modello economico neoclassico di singola persona razionale, perfettamente informata che sceglie in base a lucide considerazioni di convenienza. E si è spiegato il mercato della climatizzazione accollando alla domanda la responsabilità della sua crescita. In realtà, la natura di questo cambiamento nei consumi è più dovuto ad una spinta da parte del mercato che ad una richiesta dei consumatori. Secondo il pensiero dello studioso norvegese, per poter analizzare davvero le politiche di risparmio energetico è necessario interpretare in maniera più completa e complessa i fenomeni: il "comfort" è anche una questione sociale e culturale. Per ricondurci ad un ragionamento generale, i nostri consumi sono legati al nostro stile di vita, che non è legato solo a fattori economici, ma anche sociali e culturali. Recenti studi, ad esempi, hanno valutato lo spreco energetico dovuto alle apparecchiature elettroniche lasciate in stand-by: in Germania si è calcolata la perdita di energia pari a 20 TWh. In sostanza, consumiamo anche quando non consumiamo e la quota di energie spercata è destinata a crescere, visto l'aumento delle apparecchiature elettroniche che ci circondano. La stima dell’International Energy Agency conferma che il consumo stand-by di energia elettrica nel settore residenziale è circa il 2% del totale: tenendo conto che in Italia la produzione di energia elettrica dovuta al solare o all'eolico è pari allo 0,2 %, è facile capire come le energie alternative non possano rappresentare da sole una soluzione se non si accompagnano con interventi di risparmio energetico. Energy policy: What it forgot and what it might yet recognize Elizabeth Shove, CSEC - University of Lancaster, UK Hal Wilhite, University of Oslo and Ressurskonsult, Norway http://www.eceee.org/library_links/proceedings/1999/abstract/Panel1/ece99_1_16.lasso What can energy efficiency policy learn from thinking about sex Harold Wilhite, Centre for Development and the Environment http://www.eceee.org/library_links/proceedings/2001/abstract/Panel2/01p2_2_052.lasso Off mode power consumption: the most hidden part of standby losses! An analysis of German households Clemens Cremer, Fraunhofer Institute for Systems and Innovation Research & Ulla Bode Il sito www.genovamerci.it