Varato l’aumento della Tariffa rifiuti
Votato dalla giunta comunale il ritocco al rialzo della “Tari”. Nel 2007, le famiglie pagheranno in media il 15,8% in più. L’aumento previsto per le utenze non domestiche ammonta invece al 31,6%. Il Campidoglio: «Rincaro inevitabile». Federconsumatori: «Piuttosto si combatta l’evasione»
15 March, 2007
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Da quest’anno, lo smaltimento dei rifiuti costerà ai romani un po’ di più. La giunta comunale ha infatti deliberato l’aumento della Tari (la tariffa per la gestione dei rifiuti che nel 2003 ha sostituito la vecchia tassa sul servizio di nettezza urbana). Il provvedimento passa ora al vaglio del consiglio, che dovrà pronunciarsi entro il 31 marzo. Se, come appare scontato, l’aula Giulio Cesare ratificherà la deliberà, le famiglie pagheranno in media il 15,8% in più, mentre l’aumento per le utenze non domestiche ammonterà a circa il 31, 6%. Sgravi e agevolazioni sono previsti per i cittadini e le imprese che si impegneranno nella raccolta differenziata e nel riciclaggio. La maggiorazione della tariffa sarà ripartita in due rate, aggiunte alle bollette di maggio e novembre. È inoltre previsto un conguaglio della tariffa 2006, pari in media al 20% dell’importo dello scorso anno. In tutto, il rincaro per le famiglie sarà compreso tra i 40 e i 45 euro l’anno.
Il Campidoglio ha motivato il ritocco al rialzo della tariffa con la crescita dei costi di gestione dei rifiuti, dovuti a nuovi obblighi normativi e all’aumento della spesa per la discarica di Malagrotta, precisando tuttavia che «si tratta del primo aumento della Tari dall’anno della sua introduzione».
Secondo l'Ama (Agenzia municipale ambiente), nel 2006 la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti della Capitale ha comportato una spesa di circa 44 milioni di euro superiore a quella preventivata. Di qui la necessità del rincaro. Critica l’opposizione, che ha annunciato battaglia in consiglio comunale. Perplessità anche da parte della Federconsumatori, che ha indicato nella lotta all’evasione della Tariffa una possibile soluzione all’aumento della spesa pubblica per la gestione dei rifiuti.