Le Buone Pratiche piemontesi a Siviglia 2007
La Regione Piemonte e il detersivo alla spina. L’Agenda 21 del Comune di Collegno e la buona pratica sui rifiuti. L’assessore all’Ambiente Giovanni Pesce racconta l’esperienza di Collegno
26 March, 2007
<b>Giuseppe Iasparra</B>
Una sessione della Conferenza di Siviglia è stata dedicata alla “Riduzione dei rifiuti come obbiettivo politico”. Luis Cabases ha illustrato per la Regione Piemonte il detersivo alla spina: l’iniziativa che permette ai clienti di alcuni supermercati piemontesi di comprare una sola volta il fustino del detersivo e riciclarlo per le future ricariche.
A Siviglia c’era anche il Comune di Collegno, rappresentato da Giovanni Pesce, Assessore all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile, e da Cinzia Zugolaro e Paolo Cotignoli dello Sferalab che seguono il processo A21 locale. Un’A21, quella di Collegno, che opera a tre livelli: nazionale, regionale e locale.
A livello nazionale Collegno, per conto del Coordinamento nazionale A21, è capofila del gruppo di lavoro “A21 e le città medio-piccole”. Il 12 aprile 2007 a Terni si tiene il sesto incontro del gruppo di lavoro nazionale. Il Comune di Collegno e il Coordinamento A21 Locali Italiane, in collaborazione con Sferalab, hanno curato la pubblicazione delle “Linee guida per l’avvio dei processi di Agenda 21 negli ambiti territoriali di medio-piccole dimensioni”. A livello regionale, il Comune di Collegno è stato scelto dalla Regione Piemonte come supporto alla segreteria tecnica per la creazione di un coordinamento regionale A21 piemontese.
In ambito locale, il Comune ha da tempo avviato una propria Agenda 21 che tocca vari ambiti: mobilità, sostenibilità energetica e rifiuti. In occasione della conferenza di Siviglia erano esposti una serie di poster che illustravano buone pratiche di sostenibilità nelle città europee. Collegno è stata selezionata per la buona pratica sui rifiuti. Giovanni Pesce illustra l’esperienza della città piemontese: “C’è stata la volonta di coinvolgere i cittadini per la riuscita della raccolta differenziata. Sono state realizzati programmi di comunicazione e informazione, incontri con la cittadinanza e monitoraggio di alcuni volontari della raccolta differenziata. Il sistema di raccolta è porta a porta. Siamo partiti circa due anni fa in alcuni quartieri; l’esperimento, dopo essere stato valutato, è stato allargato al resto della città”.
Giovanni Pesce spiega le difficoltà riscontrate: “Probabilmente il cambiamento culturale è molto più faticoso di quanto può sembrare all’inizio. Anche se la gente è già sensibilizzata, nel quotidiano risulta difficile cambiare le proprie abitudini. Cambiare le azioni pratiche è stata la difficoltà più grande. Attraverso le attività scolastiche di educazione ambientale abbiamo cercato di influire su due gruppi: sugli alunni e sui loro genitori, attraverso l’esempio che i bambini portavano nelle case”. Secondo l’Assessore: “Il riciclo dei rifiuti potrebbe ottenere risultati maggiori riducendo a monte il numero di rifiuti. A Collegno, per esempio, abbiamo coinvolto i commercianti per la distribuzione di borse di tela ai clienti, abbiamo sperimentato il detersivo alla spina. Ma per essere incisivi servono misure sul piano nazionale: il Governo dovrebbe approvare leggi più restrittive per la produzione degli imballaggi e norme che obblighino a fabbricare prodotti monomateriale, più facili da reciclare”.