Ztl, spunta l'ipotesi di un pedaggio
Il Comune: possibile un carnet di ingressi a pagamento
23 December, 2003
Era nell’aria da mesi, ma ieri, fra una pizzetta e un bicchiere di Chardonnay, al primo piano di Palazzo civico, è arrivata la conferma: la tassa sulla raccolta rifiuti, la Tarsu, aumenterà. Non si sa ancora con precisione di quanto, ma aumenterà. Ad annunciarlo - fra mille altri argomenti - è il sindaco Chiamparino nella consueta conferenza di fine anno. Lo fa chiarendo che non si tratta di una manovra nata per far quadrare un bilancio comunale (cui per pareggiare mancano ancora 50 milioni), ma di un «passaggio ineludibile» previsto dal passaggio della raccolta rifiuti da tassa a tariffa che si attuerà il 1° gennaio 2005: «Un ulteriore adeguamento - dice il sindaco - ma non siamo ancora in grado di parlare di cifre perchè l’assessore ai Tributi Bonino sta cercando di quantificare la cifra spesa da Amiat per pulire la città e prevedere quanto potrà incidere il potenziamento della raccolta differenziata sui costi del servizio». Interpellato di persona, l’assessore Bonino non scende troppo nei dettagli: «Certamente non supereremo l’aumento dell’anno scorso che si aggirava attorno ai 40 centesimi di euro al metro quadro». E aggiunge: «Come nel 2003 però, garantiremo alle fasce più deboli lo sconto totale della tassa. Quest’anno il tetto annuale delle entrate non doveva superare i 6708 euro, nel 2004 lo alzeremo ulteriormente per aiutare un maggior numero di cittadini». Resta valido lo sgravio del 50 per cento della Tarsu per coloro che risiedono o lavorano nei pressi della discarica Basse di Stura, circa 25 mila persone. Un’altra forma di compensazione all’aumento della tassa raccolta rifiuti, arriva dagli sgravi fiscali ai commercianti e agli artigiani che lavorano nelle zone dei grandi cantieri (passante ferroviario e metropolitana): «Anche nel 2004 questi lavoratori si vedranno azzerare tutte le tasse - promette Bonino - dalla Tarsu alla Tosap che regola l’occupazione del suolo pubblico». Capitolo imposte concluso dunque? No, anche alla voce Ici c’è qualche novità. Se per la prima casa il sindaco Chiamparino (e anche l’assessore Bonino) assicura che non ci saranno ritocchi, per la seconda nessuno se la sente di escluderlo. E qui sì che l’aumento servirà a far quadrare un bilancio comunale che prevede anche un taglio netto alla voce consulenze: «Non mi sento di escludere un ritocco alla tassa Ici per la seconda casa - dichiara l’assessore al Bilancio Paolo Peveraro - anche ci arriva un po’ di fiato dal fatto che il governo ha accettato il nostro emendamento (che chiede allo Stato di poter finanziare la quota capitale delle rate dei mutui con le entrate derivanti dalle dismissioni del patrimonio immobiliare, anzichè dalle entrate correnti, ndr) molta strada resta ancora da fare...». Una strada che potrebbe pure essere costellata di aumenti del «caro-sosta» e magari un pedaggio per entrare nella nuova Ztl. Una novità che il sindaco annuncia non certo come un progetto «nato per fare cassa», ma per cercare di far quadrare il cerchio di una Ztl dalla superficie triplicata rispetto all’attuale, «dove chiunque ritiene di avere una buona e indispensabile ragione per entrare». Anche l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero lo conferma: «Stiamo studiando quest’ipotesi del semi-pedaggio perchè potrebbe aiutarci a districare la complicata matassa della nuova Ztl: una maxi-area che contiene moltissimi uffici pubblici, ospedali, scuole». Tutti insomma, dal sindaco agli assessori fino ai tecnici lo ribadiscono: «L’idea del pedaggio nasce per capire quanti sono quei cittadini che ritengono l’ingresso in centro una cosa “irrinunciabile”». E conclude l’assessore Sestero: «E’ un’ipotesi ancora allo studio, andiamo piano con gli annunci: c’è soltanto un’altra città in Italia che lo ha sperimentato ed è Livorno. E’ presto per scendere nei dettagli. Ma è un’idea che ci hanno fornito gli stessi pendolari del centro».\