A metà maggio le prime corse del Piedibus
da Gente veneta on line del 07.05.2007
08 May, 2007
<b>Maria Paola Scaramuzza</b>
Per i circoli didattici Da Vinci, Tintoretto e Parolari, maggio sarà il mese in cui sperimentare una città sicura, salutare e soprattutto a misura di bambino. E lo strumento è principalmente uno. Altro che il tram, è il Piedibus il progetto che ha aperto cantieri in molte scuole di Mestre. Il particolare mezzo di locomozione, già lanciato all'inizio dell'anno dal percorso di "Cambieresti?", verrebbe utilizzato dai più piccoli nei tragitti casa-scuola.
Fermate, orari e segnaletica. Il sistema è semplice e prevede il solo utilizzo dei piedi: due genitori alla guida, in qualità di autista-capofila e di controllore, e in mezzo squadre articolate di bambini. Il "trenino", naturalmente, ha le sue fermate, orari fissi, una sua segnaletica con tanto di casacchine riconoscibili. Ma gli utenti usano le proprie gambe, per riscoprire quanto benefico sia l'andare a piedi in città, a colpi di risparmio energetico, di riduzione dell'inquinamento, di sicurezza stradale, «e anche di scoperta dell'autonomia per i bambini», spiega Michela Rossi, presidente dell'associazione Crescere in Città, che assieme alla Municipalità di Chirignago-Zelarino ha collaborato per dare il via al progetto nelle scuole di Asseggiano e Cipressina.
Linea rossa, verde e blu. E' questo infatti il quartiere più prossimo a mettere a punto il motore del Piedibus: qui sono stati i bambini stessi a programmare il nuovo "bus", le classi quarte e quinte della Parolari hanno addirittura già studiato i percorsi delle tre linee del futuro Piedibus, quella "rossa" che partirà dal centro commerciale Polo, la "verde" dall'area selvanese e la "blu" dalle Poste di Zelarino.
«I bambini vogliono essere ascoltati: nell'uscita sperimentale che abbiamo fatto hanno segnalato anche la mancanza dei marciapiedi, la velocità delle macchine, i segnali stradali poco visibili, i dislivelli sulla strada non facilmente superabili», spiega la presidente Rossi. Una ventina di genitori della Parolari già si sono fatti avanti, e da metà maggio partiranno le prime corse del Piedibus, per le quali i bambini hanno preparato i cartelloni e la segnaletica apposita. «Il 29 maggio avremo invece una giornata per la scuola elementare di Asseggiano al parco Jacopone Da Todi con una dimostrazione del Piedibus e una mostra dei disegni e dei progetti fatti dai bambini per migliorare la viabilità e la vivibilità del loro territorio», spiega Michela Rossi.
A Mestre e Carpenedo. Ma anche Mestre e Carpenedo si stanno attrezzando. Su questa strada si sono mosse le scuole primarie Toti, Goretti e Tintoretto, che nell'ambito del progetto "Educazione alla sicurezza stradale" svolto durante l'anno in collaborazione con gli Itinerari educativi, hanno di-stribuito un migliaio di questionari sulle abitudini di spostamento ai genitori degli alunni di ogni plesso. «I risultati dell'indagine sono stati positivi, su mille questionari ce ne hanno restituiti 850», spiega la responsabile presso il circolo Tintoretto Maddalena Vianello. Entro maggio un incontro tra i genitori, gli insegnanti e gli operatori del Comune presenterà i risultati, mentre a fine anno bambini e famiglie potranno avere una prima prova pratica del funzionamento del Piedibus. «Sarà una festa finale che abbiamo chiamato "Tutti a piedi", continua l'insegnante Vianello. «Per quella mattinata, verso la fine del mese, verranno creati dei percorsi e dei punti di ritrovo ben segnalati che coinvolgeranno tutti i plessi del circolo. Il Piedibus richiede un'ampia organizzazione; e noi speriamo per l'anno prossimo di avviare anche questo progetto».
Prova pratica. Anche presso il circolo Da Vinci, in particolare alla scuola Virgilio nei pressi di via Bissuola, gli stessi questionari hanno coinvolto i genitori, che con un incontro avuto con gli organizzatori dei "Pedibus" della Riviera hanno già avanzato le prime adesioni e prima della fine dell'anno scolastico avranno modo di salire sul Piedibus per una prima, simbolica, dimostrazione pratica.
<b>Maria Paola Scaramuzza</b>