“Mare Libero”… dalle reti
Il Consorzio PolieCo da il via al progetto di recupero ed il riciclaggio delle reti da pesca dismesse e del relativo materiale, in cui sono presenti parti di Polietilene
14 May, 2007
Il Consorzio PolieCo (Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in Polietilene) ha presentato in anteprima il progetto “Mare Libero”, presso la Fiera di Genova, Sabato 5 Maggio, nell’ambito della manifestazione Slow Fish, il Salone del pesce sostenibile.
Il degrado dell’ecosistema marino e delle biodiversità è causato principalmente dall’impatto dell’inquinamento urbano e industriale, ma anche le reti da pesca e gli equipaggiamenti accessori, depositati in fondo al mare, sono inquinanti.
Il progetto “Mare Libero”, che sarà discusso nel corso del “Laboratorio dell’Acqua” dal titolo “Tutte le azioni finiscono in mare”, riguarda il recupero ed il riciclaggio delle reti da pesca dismesse e del relativo materiale, in cui sono presenti parti di Polietilene.
Quantunque nel corso degli anni siano state intraprese azioni di recupero delle reti adagiate sul fondo del mare, a tutt’oggi non si è provveduto allo smaltimento corretto del materiale, che danneggiato o logoro, viene dismesso. Gli operatori del settore, infatti, non sanno come e dove depositare l’equipaggiamento obsoleto, tanto che, nel migliore dei casi, finisce in discarica.
Il nuovo Fondo Europeo per la Pesca (2007-2013) ha individuato, inoltre, nell’adozione della maglia quadrangolare una delle misure per aumentare la selettività della pesca a strascico e di conseguenza si richiede agli operatori del settore di sostituire gradualmente le attuali reti.
“ PolieCo - afferma il Presidente del Consorzio Enrico Bobbio - con tale iniziativa intende offrire ai pescatori la possibilità di consegnare gli attrezzi da pesca dismessi e le relative parti di cordame per il successivo recupero dei materiali riciclabili, evitando che gli stessi finiscano in discarica, senza essere sottoposti alle previste operazioni di recupero e riciclaggio.”
Grazie alla collaborazione di Associazioni della Pesca e Associazioni ambientaliste, sono state individuate 4 aree pilota dalle quali partire per sperimentare l’attività di recupero: Mazara del Vallo (TP), Chioggia (VE), Manfredonia (FG) e Salerno.
Presso queste aree portuali saranno posizionate delle “isole ecologiche marine” dove i pescatori potranno conferire il materiale in questione che, in una seconda fase, il Consorzio PolieCo, attraverso i propri soci presenti sul territorio e regolarmente iscritti, preleverà per avviare al riciclaggio.
Le altre azioni di intervento previste dal progetto consistono:
• nel sostegno all’attività di recupero già svolta dai volontari delle Associazioni ambientaliste e della Pesca, dalle istituzioni locali e nazionali con l’aiuto delle Marinerie italiane, degli equipaggiamenti dispersi sui fondali marini;
• nello studio per la presa in custodia per l’avvio al riciclaggio del materiale confiscato dalla Marina Militare nel corso delle loro azioni di controllo.
Il Progetto è attualmente al vaglio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela Ambientale.