Kids on the Move
Un rapporto della Unione Europea (DG Ambiente), stampato anche in italiano,fa il punto sui problemi che il traffico causa a bambini e ragazzi. E soprattutto suggerisce soluzioni nuove o già sperimentate, dalla mobilità scolastica alla sicurezza al disinquinamento
01 February, 2003
di Alina Lombardo Bambini con patologie respiratorie croniche. Bambini disturbati dal frastuono del traffico. Bambini stressati dalle troppe ore trascorse in auto imbottigliati negli ingorghi. Bambini che vorrebbero andare a scuola in bicicletta o a piedi, invece che accompagnati dai genitori in auto, ma che non lo fanno perché è troppo pericoloso. E ancora: bambini che trascorrono la maggior parte del tempo libero in casa per mancanza di spazi aperti dedicati al gioco. Sono bambini assediati, insomma, quelli che vivono nelle grandi città europee, radiografati nel rapporto "Eppure i bambini si muovono", redatto dalla direzione generale dell'Ambiente della Commissione europea. L'assedio ai piccoli cittadini europei (poco più del 21 % della popolazione totale, con punte nazionali che vanno dal 15% al 24%) arriva da più fronti, ma tutti riconducibili a un'unica fonte: il traffico automobilistico. Da lì vengono gli ormai noti inquinanti (ossidi di azoto, polveri sottili, ozono) che infiammano le vie respiratorie e determinano quel sensibile incremento di tosse, bronchiti croniche, asma registrato ormai in tutti i paesi europei, dalla Francia alla Svizzera, dalla Gran Bretagna all'Austria. Ma per i bambini i problemi legati all'eccessiva presenza di auto per le strade cittadine sono anche rumore e, soprattutto, mancanza di spazi in cui giocare o andare in bicicletta. Rivolto, si legge nella prefazione, agli amministratori locali, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e, perché no, anche ai genitori e a quanti abbiano a cuore "la mobilità e la salute di 90 milioni di bambini europei", il rapporto non si limita ad elencare i danni psicofisici prodotti dal traffico, ma suggerisce soluzioni (una sorta di vademecum in 10 punti) e racconta i risultati già ottenuti nelle città che hanno avviato una gestione della mobilità a misura di bambino. È il caso di Empoli, per esempio, dove il piano regolatore generale si ispira allo sviluppo sostenibile e i temi come gestione dello spazio pubblico, dei poli scolastici e dei centri sportivi sono discussi con i bambini e i giovani della città. Per avere l'opuscolo (60 pag a colori) contattare env-pubs@cec.eu.int oppure: Rosalia Bodega Servizio Documentazione Commissione europea Rappresentanza a Milano Corso Magenta 59 20123 Milano Rosalia.Bodega@cec.eu.int o anche Info Point Europa di Torino Provincia di Torino Via Lagrange, 2 10123 Torino tel. +39-011/56 11 988