Campania, colpa di cosa
A colloquio col senatore Tommaso Sodano presidente Commissione Ambiente Senato. E altri documenti
23 May, 2007
<b>Da quanti anni durano queste emergenze?</b>
La prima e più grande è stata quella della primavera 2001, poi si ripetono più o meno ogni anno.
Quest’ultima , che in questi giorni di maggio è più grave, va avanti in qualche modo da ottobre 2006 a oggi.
<b>E che cosa ha determinato l’emergenza questa volta?</b>
Senza una strategia e senza l’attuazione di un piano serio regionale qualunque piccolo intoppo o accidente determina l’emergenza. Se le discariche sono quasi tutte esaurite e siamo pieni di “ecoballe” prodotte dagli impianti di Cdr ma concretamente non smaltibili…Come abbiamo detto – e anche ratificato nella commissione bicamerale dell’anno scorso – quelle ecoballe in base agli accordi del 2001 la assegnataria privata Fibe avrebbe dovuto smaltirli, non stoccarli. Sono 7 milioni di tonnellate, adesso..
<b>Sta dicendo che la crisi dipende dalle “ecoballe” stoccate?</b>
Indubbiamente se quelle 7 milioni di tonnellate fossero state smaltite un po’ di siti per discariche di emergenza ci sarebbero. Chi ha seguito la vicenda campana con indipendenza di giudizio sa benissimo quel che sto dicendo: la Fibe (Impregilo) se ne è approfittata alla grande e quel contratto scellerato e malrispettato è in gran parte alla base della emergenza che continua. La filiera doveva essere: impianti Cdr – ecoballe – inceneritori. Ma, a parte le posizioni di chi come me vuole evitare gli inceneritori, di fatto non ce n’erano e ancora di aperti non ce ne sono. Gli accordi non rispettati dicevano che in attesa o mancanza di inceneritori le ecoballe le dovevano smaltire, al limite portare all’estero.
<b>E il piano strategico che manca?</b>
Appunto, quello è il problema di fondo. Bastino due dati. La produzione di rifiuti in Campania aumenta con un trend non inferiore a quello nazionale e la raccolta differenziata invece è bassissima.
<b>Ho letto una dichiarazione secondo cui la popolazione campana si rivolta contro qualsiasi impianto tranne che contro quelli della camorra..</b>
Che la camorra abbia gestito discariche lo sanno tutti, tanto che il commissariamento c’è dal 94 per evitare la camorra. Che la gente protesti perché sobillata dalla camorra invece è un’analisi quantomeno rozza. La popolazione diffida di qualsiasi cosa per il semplice motivo che qualunque soluzione dichiarata provvisoria in questi anni è diventata definitiva, almeno fin che non si è esaurita
<b>La controversia sulla discarica da aprire a Serre ( il sito nella riserva naturale, per difendere il quale migliaia di persone hanno presidiato NdR) ha causato la nuova emergenza?</b>
Premetto una cosa, a scanso di equivoci. Il governo doveva assolutamente, in questo quadro, individuare i siti di nuove discariche. Ma quello di provare a farne una in una zona protetta era un evidente errore. Comunque il ritardo derivante da quella controversia di Serre incide in minima parte sulla attuale emergenza. E si è concluso positivamente, col comune e la gente che hanno indicato un altro sito plausibile, nello stesso territorio di Serre.
<b>Cosa c’è, secondo lei, dietro all’insistenza con cui Bertolaso ha insistito per fare la discarica nella Valle della Masseria di Serre? Era un test di prova di forza del governo contro il comitatismo?</b>
Ma no, non esageriamo con le dietrologie.. Semplicemente quel sito era più grande e più immediatamente disponibile. Bertolaso che della Campania non ne può più, voleva chiudere la sua esperienza avendo individuato una discarica d’emergenza buona per qualunque uso futuro. Ma,appunto, era un’idea sbagliata.