Per i residenti del centro parcheggiare gratis è un diritto?
Ad accendere il dibattito la decisione del Comune di Torino di aumentare da 8 a 40 euro il costo del permesso annuale per la sosta dei residenti, escluse le famiglie al di sotto dei 12mila euro. Brescia dal '97 riscuote 62 euro per i parcheggi riservati ai residenti. Uno sguardo alle grandi città italiane
28 May, 2007
<b>Daniela Iapicca e Federico Vozza</B>
Il recente annuncio del Comune di Torino di voler portare la tariffa annuale per la sosta dei residenti da 8 euro (che copriva sostanzialmente i costi d'ufficio) a 40, ha innescato un acceso dibattito sulla regolamentazione dei parcheggi nel centro cittadino e in tutte le aree contrassegnate dalle strisce blu.
A molti l'aumento del 500% della tariffa annuale non è andato giù, ritenendo che almeno per i residenti il parcheggiare l'auto di proprietà vicino a casa sia un diritto inalienabile e debba essere garantito pressochè a titolo gratuito. Dal Comune l'aumento è stato giustificato come un adeguamento della tariffa, invariata dal 2002, volto anche a "migliorare la qualità del trasporto pubblico ed a potenziarlo attraverso l’acquisto di nuovi mezzi a minimo impatto ambientale".
La soluzione prospettata dal Comune a seguito delle polemiche, dopo qualche gionro, è stata quella di <b>esentare dall'aumento della tariffa per la sosta i residenti appartenenti ad alcune categorie: pensionati, disoccupati e meno abbienti (con un reddito inferiore ai 7 mila euro annui).</b> Ma anche su questo ci sono state <a href="http://www.ecodallecitta.it/index.php?id=7504">dubbi e polemiche</a>. C'è da sottolineare che ogni residente ha diritto al permesso di sosta fino a 2 vetture nella zona blu (pagando 2 abbonamenti) e ha diritto a scegliere per la terza auto un abbonamento a tariffa agevolata (3 mesi 60 euro o 1 anno 200 euro). Solo a partire dalla quarta auto deve pagare la sosta come un non residente.
La soluzione finale alla polemica è stata quella di esonerare dall'aumento di 32 euro la prima auto dei residenti con reddito inferiore a 12 mila euro, (verrà solo adeguato da 8 a 10 ) purchè l'auto ABBIA POTENZA INFERIORE AI 100 CV.
All'estero un esempio che si contrappone alla nostrana rivendicazione di diritti di parcheggiare gratis arriva da <b>Lugano</b> in nello svizzero Ticino: <a hreF="http://www.lugano.ch/serv%20giuridico/LegislazioneComunale.nsf/02897CC02A194A4DC125707300571A67/$FILE/LOR_TMP_2.1.4_a4.pdf">la sosta nelle zone blu</a> è una concessione, subordinanta, oltre alla residenza (o all’esercizio di attività professionali) e alla mancanza di un parcheggio privato, al pagamento di cifre consistenti.
Per i permessi annuali le persone giuridiche o le attività commerciali versano 70 franchi al mese per soste dal lunedì al sabato, le persone fisiche o le istituzioni con comprovati scopi sociali ne versano 40. Nel caso in cui si voglia sostare solo nel giorno di sabato la cifra mensile è per tutti pari a 25 franchi. C’è poi il caso delle autorizzazioni provvisorie che ne costano 30 alla settimana per soste dal lunedì al sabato e 10 per le autorizzazioni per le autorizzazioni giornaliere. In tutti i casi l'autorizzazione può venir revocata o limitata in ogni momento per motivi di interesse pubblico...
E nelle città della nostra penisola, come vengono “trattati” i residenti? A Bologna, Milano e Bolzano hanno parcheggi esclusivamente riservati a loro...
Entrando nel dettaglio, Brescia è dal 1997 che in ZTL riserva parcheggi su strada ai residenti che pagano, oggi, 62 €/anno. Nel resto della penisola tra le grandi città: a <b>Genova</B> per ora i residenti pagano 25 euro e non ci sono limiti per nucleo familiare: ogni componente ha diritto a lasciare la propria auto nella zona di residenza e, in una a scelta tra quelle confinanti con la propria, acquistando il permesso. Se un residente possiede più macchine (eccezion fatta per i coniugi in comunione di beni) il permesso annuale – oltre il primo –costa 300 euro.
<b>Firenze</B> si pagano almeno 65 euro all 'anno. E' suddivisa in 14 ZCS (zone di sosta consentita) dove i residenti possono sostare esponendo la fotocopia del libretto di circolazione – occultando nome, cognome e numero civico dell’indirizzo – liberamente nelle zone a sosta promiscua e, per il tempo consentito, nelle zone a sosta veloce (che si trovano in prossimità di luoghi di richiamo come i centri commerciali). Per entrare e sostare nella Ztl - delimitata da varchi elettronici e che corrisponde al centro storico – occorre acquistare il telepass (48 euro), pagare 25 euro ogni 4 anni per ottenere il contrassegno che consente la sosta e, versare 65 euro ogni anno per il diritto alla sosta.
A <B>Milano</B> le strisce blu sono largamente diffuse e a queste si affiancano le strisce gialle, strettamente riservate alla sosta dei residenti. Nei prossimi tre anni la regolamentazione tra strisce blu e gialle dovrebbe arrivare a coprire il 70% delle vie cittadine. Il permesso annuale per i milanesi ha un costo di 0,77 euro.
A <b>Roma</B> la sosta è regolamentata dalle strisce blu e il permesso annuale per i residenti è rilasciato gratuitamente, fino a due vetture per nucleo familiare. Ma tra diritti di segreteria e marca da bollo si pagano circa 20 euro l'anno.
A <b>Bologna</B>, invece, ciascuna famiglia potrà richiedere un solo permesso per la sosta, secondo il nuovo piano del traffico. Per ora sono a disposizione due permessi gratuiti per famiglia, la terza auto paga come un non residente. Il permesso è valido fino a quando non si cambia residenza o auto e le zone riservate sono contrassegnate da strisce bianche. I possessori del permesso possono anche parcheggiare sulle strisce blu con tutte le limitazioni del caso. A <b>Bolzano</b> ci sono delle zone riservate al parcheggio dei residenti. Il permesso è gratuito per 2 auto a famiglia. La terza si paga circa 200 euro all’anno
In Italia l’elevato tasso di motorizzazione e il pendolarismo verso i luoghi di lavoro nelle aree centrali, hanno imposto negli anni una sempre più articolata regolamentazione della sosta sul luogo pubblico, e non solo attraverso la costruzione di nuove strutture che aumentassero l'offerta, ma attraverso il pagamento di una tariffa oraria o la limitazione della sosta per un periodo temporale ristretto. L'obiettivo -quello di scoraggiare i non residenti ad usare il mezzo privato per recarsi in centro e a preferire gli ormai diffusi parcheggi di interscambio e usufruire prioritariamente del mezzo pubblico- non è stato sempre raggiunto, forse anche per le tariffe per il parcheggio più basse a livello europeo (vedi <a href="http://www.ecodallecitta.it/index.php?id=6909">documento</a> di Eco dalle Città).