Centro, 21mila automobili in meno
La riduzione complessiva sul volume di traffico all´interno della Ztl è del 25 per cento. Maggiori introiti per le casse comunali - da La Repubblica del 30.05.2007
30 May, 2007
La causa? L´aumento del costo dei permessi e i maggiori controlli
Il sindaco: "Molte proteste per le auto blu ma siamo rimasti fermi nelle nostre decisioni"
La Rosa nel pugno: "Perché il Vaticano paga i permessi 55 euro anziché 550?"
Ventunomila auto in meno che circolano nel centro della città. Ovvero una riduzione del 25 per cento del traffico. Effetto delle nuove norme sulla Ztl decise dall´amministrazione comunale con una delibera del 29 luglio del 2006 e in vigore dall´inizio di quest´anno: tariffe per i permessi di circolazione nella Ztl più elevate rispetto a quelle stabilite nel 1996 e mai ritoccate prima (da 50 a 550 euro all´anno), permesso annuale (e non più a tempo illimitato) e la possibilità di accedere con una sola vettura (anziché con tre). «Ventunomila 367 automobili, tante sono quelle che sono state eliminate dal centro: se messe allineate una dietro l´altra coprono la distanza che c´è tra piazza Venezia e Civitavecchia - ha spiegato il sindaco Walter Veltroni - Per noi questo è un risultato importante per la salvaguardia del centro storico».
I numeri parlano chiaro. Se lo scorso anno, tra auto blu, residenti, commercianti e quant´altro, i permessi per la zona a traffico limitato ammontavano a 64.059 per un totale di 85.908 targhe, oggi se ne contano 55.675 su 64.541 veicoli. Con una diminuzione di circa 8.000 contrassegni accordati. «Il nostro obiettivo principale con la delibera che ho proposto a luglio - ha spiegato l´assessore capitolino alla Mobilità, Mauro Calamante - era quello di fluidificare il traffico, di dare un po´ di sollievo ai residenti del centro storico, di ridurre l´inquinamento atmosferico, come dimostrato dai dati delle centraline, ma anche quello di migliorare la funzionalità del trasporto pubblico».
Uno dei tagli più drastici è stato quello delle auto blu: 5.480 targhe in meno e una diminuzione di 1.904 permessi. «Si può facilmente immaginare quante telefonate e quante lettere di protesta abbiamo ricevuto al riguardo io e l´assessore - ha chiosato Veltroni - ma siamo rimasti fermi nelle nostre decisioni». Meno vetture in circolazione anche tra i residenti, perché se è vero che i permessi sono aumentati di mille unità (arrivando quindi a quota 22.000), è pur vero che le auto circolanti in possesso di chi abita nel centro storico vive sono 1.827 in meno rispetto a quelle che circolavano l´anno passato sono 1.827. Segno che gli abitanti hanno limitato le richieste basandosi sulle loro reali esigenze. «Ma è anche effetto di una stretta sui controlli - spiega l´assessore Calamante - visto che ogni quattro mesi l´Atac fa delle verifiche incrociate per capire ad esempio se ci sono stati dei cambi di residenza».
Quattromila permessi e novemila targhe in meno sono stati poi totalizzati per la categoria "servizi e lavoro" (ovvero per i lavoratori di istituti di vigilanza, dei giornali, radio e tv, banche e assicurazioni, scuolabus, studenti di scuole che si trovano all´interno della Ztl) e rispettivamente 3mila e 4mila per quella "merci" (autotrasporto, carico e scarico). A fronte di un calo delle richieste dei permessi corrisponde però - complice l´aumento del prezzo che si deve corrispondere per ottenerlo - un aumento degli introiti per l´amministrazione comunale. «Nei primi quattro mesi dell´anno - a parlare è ancora l´assessore capitolino alla Mobilità - nelle casse del Campidoglio sono arrivati 7 milioni di euro, ovvero solo un milione in meno di quanto raccolto con i permessi concessi nei dodici mesi dello scorso anno». Soldi che verranno reinvestiti per la mobilità e ai trasporti pubblici.
Polemico Mario Staderini, capogruppo della Rosa nel pugno nel I municipio: «Dati positivi e interessanti. L´unico neo l´ennesimo "caso Vaticano": aver concesso lo sconto ai permessi richiesti Oltretevere (55 euro anziché 550), oltre a rappresentare un´ingiustizia per i cittadini e per le altre religioni, costa, ad oggi, più di 100mila euro di mancato introito per il Comune».
<font size="1"><i>CLARIDA SALVATORI - da La Repubblica del 30.05.2007</i></font>