L'ambiente al centro del dibattito politico. In che paese?!
In Inghilterra per la successione a Blair, i leader conservatore e laburista Cameron e Brown fanno a gara a chi è più verde. Colpi di immagine, promesse e sgambetti per conquistare gli elettori ambientalisti - da La Stampa del 05.06.2007
05 June, 2007
<b>Maria Chiara Bonazzi</b>
LONDRA
Nelle vignette del settimanale satirico «Private Eye» il leader conservatore David Cameron indossa regolarmente un cappello a cilindro dotato di pale eoliche, una sorta di berretto a girandola da ecologista dell’alta società. È un’allusione beffarda alla turbina a vento che il giovane leader conservatore britannico aveva appena fatto installare sul tetto della sua nuova casa di Londra, prima di scoprire che le tegole in quel punto non tenevano e che i vicini non gradivano il micro-generatore riposizionato sull’altro lato del comignolo. Così, per l’anteprima stampa della ristrutturazione tutta «verde» ed esemplare della sua abitazione, le pale erano state smontate e Cameron era piuttosto ingrugnato.«Era era una cosina carina, molto più piccola di un’antenna televisiva - ha detto all’«Independent» -. Qualcuno si è lamentato e abbiamo dovuto togliere la turbina eolica, che adesso si trova nel giardino del mio muratore. È rimasta in funzione una settimana». Il generatore, che oltre all’elettricità avrebbe dovuto produrre buona pubblicità ambientalista per i Tories, resterà lì finché arriverà il nuovo permesso edilizio, ma Cameron intanto ha messo ugualmente a segno il suo colpo di pubbliche relazioni. Anche se ammette: «Non c’è poi tutto quel vento. Ma ci riproveremo. Stiamo ancora imparando».Quest’ultimo è uno slogan caro a Cameron, il quale ora punta a presentarsi come alternativa verde a Gordon Brown. E in questo momento ha buon gioco, perché il successore di Blair, malgrado i pannelli solari sul tetto di casa sua, una compostiera e le vacanze in Scozia, approva il piano, annunciato dal governo giusto un paio di settimane fa, di costruire nuove centrali nucleari per ridurre le emissioni di CO2. Ma se i laburisti sono convinti che le centrali eoliche non possono compensare tutta l’energia prodotta dal nucleare, Cameron dovrà dimostrare che la sua nuova casa verde non è solo un esercizio retorico, visto che il suo partito, qualche anno fa, si era opposto a una legge laburista che impone alle aziende energetiche di investire nell’energia rinnovabile. Per il momento, comunque, il leader conservatore può portare i giornalisti in visita guidata e mostrare loro il suo giardino, in cui si trovano il serbatoio dell’acqua piovana e l’orto di verdure biologiche, anche se qui a Londra Cameron non può fare come nella sua altra abitazione dell’Oxfordshire, dove passa sottobanco gli avanzi delle verdure ai maiali di un vicino di casa. Il leader conservatore è riuscito a isolare i muri di casa sua per evitare dispersioni di calore, ma bisognerà vedere se riuscirà a isolare i notabili del partito, che non approvano la svolta ambientalista. Per ora, in attesa di reinstallare le pale eoliche, continua ad andare in bicicletta in Parlamento, anche se una volta fu preso in castagna mentre si faceva seguire da un autista incaricato di portargli scarpe e giornali. In ogni caso può beneficiare degli sgravi fiscali concessi da Gordon Brown, proprio ai proprietari delle case «verdi».