Città: l’ora del risparmio. Elettrico
Risparmiare energia non è più soltanto una proposta, un optional. Con ritardo entrano in vigore i decreti per l’efficienza energetica del 2001. Una opportunità - per i Comuni che hanno fatto il piano energetico - di farsi finanziare dai distributori interventi diffusi di risparmio. Ad esempio anche quelli per tenere più freschi gli edifici
01 July, 2003
I decreti per l'efficienza energetica riguardano sia elettricità che gas ma in questo momento ci occupiamo dell'elettricità, visto che è la rete che rischia di andare in tilt. L'attenzione di questi giorni dovrebbe finalmente portare a mettere in marcia questi decreti che in sostanza obbligano i distributori di elettricità a disporre (installare o incentivare o regalare) sistemi e tecnologie che consentono all'utente finale di risparmiare energia. Lo devono fare per una quota ancora minoritaria ma già significativa - significa "inversione di tendenza" !! - e cioè per portare a risparmiare almeno il 2% di consumi di energia in cinque anni. Secondo le ultime previsioni il meccanismo dei decreti dovrebbe mettersi in moto entro la fine dell'anno (magari anche per non fare brutta figura alla Cop 9, la conferenza Onu sul clima che si terrà a Milano a dicembre). Questo significa che gli interventi di risparmio ed efficienza energetica di cui si parla tra gli assessorati all'ambiente e all'energia dei comuni da anni, potrebbero essere in parte REGALATI o comunque coadiuvati da Enel e dalle varie ex municipalizzate che devono comunque farli. Tra gli interventi validi per ottemperare ai doveri ci sono anche quelli per ridurre la domanda di energia elettrica per il condizionamento. Anche quelli cosiddetti passivi come l'installazione di tende esterne per tenere freschi gli edifici. I decreti non riguardano i comuni ma i distributori. I quali potrebbero decidere da soli che fare, per esempio regalare lampadine a basso consumo ai cittadini. Ma intanto gli Enti locali sono tenuti a fare i piani energetici. I due percorsi si dovrebbero incrociare. "Il nostro piano energetico è al vaglio del consiglio comunale e contiene le indicazioni per utilizzare le risorse dei decreti" ci ha detto l'assessore all'ambiente di Venezia Paolo Cacciari. Le comunità locali potrebbero coinvolgere la società civile per fissare obiettivi e modalità di risparmio nei consumi energetici, in tutti gli usi pubblici e privati. Il risparmio conviene, porta anche lavoro. Si parla della possibile nascita di compagnie del risparmio energetico le cosiddette Esco.