Il piano di Bassolino
Riduzione dei rifiuti, prodotti biodegradabili, termovalorizzatori ma anche impianti di compostaggio. Il terzo impianto di incenerimento, dopo Acerra e Santa Maria la Fossa, “sarà a Salerno città”. Il governatore spiega la sua ricetta davanti alla Commissione parlamentare sulle ecomafie - da Ecosportello News
12 June, 2007
Secondo il governatore campano Antonio Bassolino, che è stato sentito dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la legge regionale approvata poche settimane fa è "una legge importante che opera una radicale riorganizzazione dell'intero settore e crea le condizioni per il passaggio alla gestione ordinaria e per la conclusione della gestione commissariale fissata entro il 31 dicembre 2007".
Per Bassolino è doveroso "non rinunciare a lavorare, pur dentro un'emergenza ancora acuta, alla predisposizione di tutto ciò che è necessario per ritornare alla gestione ordinaria e per creare un quadro di responsabilizzazione più ampia degli Enti locali".
Nel nuovo Piano l'obiettivo è quello di ridurre del 7% i rifiuti in circolazione, il 20% in meno nell'arco del triennio incentivando il sistema industriale e commerciale alla realizzazione di imballaggi sempre più leggeri e meno ingombranti. Altro punto fondamentale sarà l'utilizzo di prodotti in contenitori universali e riusabili oltre che all'utilizzazione di materiali ad alto contenuto biodegradabile.
Per il governatore non si potrà fare a meno dei termovalorizzatori, ma anche degli impianti di compostaggio e delle discariche: "E' decisivo che il piano di discariche predisposto da Bertolaso si realizzi integralmente, non solo per uscire dall'emergenza di queste settimane ma anche per non ripiombarci nei prossimi mesi".
Bassolino dice sì anche al terzo termovalorizzatore. “Ho dato il mio consenso al terzo termovalorizzatore in provincia di Salerno" che "sarà a Salerno città come ha chiesto il sindaco" e che dovrà affiancarsi a quello di Acerra "per il quale siamo in fase avanzata" e a quello di Santa Maria la Fossa "per il quale abbiamo sollecitato numerose volte la firma alla seconda Valutazione di impatto ambientale".
In questo senso ha rimarcato, riferendosi al ministero dell'ambiente: "La VIA del ministero deve arrivare, è giusto che arrivi. Siamo alla seconda valutazione: sono fiducioso e certo che arrivi la firma".
Quanto ancora al piano, Bassolino ha detto che va superata anche "la miriade di consorzi e di micro-società pubbliche, private e miste che in questi anni hanno gestito il ciclo dei rifiuti, spesso con scarsi livelli di efficienza e con una certa proliferazione di Consigli di amministrazione".
Il governatore della Campania ha poi ricordato che su poco più di 550 Comuni campani, 137 hanno raggiunto il 35% di percentuale di raccolta differenziata: "Non sono ancora la maggioranza ma non sono neanche pochi - ha detto - la sfida sarà quella di fare avanzare percentuali significative di raccolta differenziata nelle grandi e medie città della Regione. Ci prefiggiamo un obiettivo realistico: un incremento annuo del 10% rispetto al totale dei rifiuti".
Per il ciclo dei rifiuti e per le attività di bonifica, Bassolino ha dichiarato che saranno destinati, nei prossimi sette anni, "non meno di 400 milioni di euro". Per il presidente la Campania è stata aggredita per decenni "dal saccheggio del territorio, dalla speculazione edilizia, dall'attività di imprenditori senza scrupoli e dall'iniziativa delle ecomafie. La Camorra continua a lucrare sulla dissipazione delle risorse naturali".