In crescita il mercato del condizionamento tra l’8 e il 15%
Da e-gazzette del 11.05.2007
12 June, 2007
Roma, 11 giugno – Negli ultimi mesi le vendite di piccoli condizionatori sono cresciute del 15% rispetto allo stesso periodo del 2006, così anche le vendite degli impianti per le abitazioni che hanno registrato un incremento l'8 e il 10%. A sostenerlo è Bruno Bellò, presidente dell'Associazione Costruttori di Apparecchiature ed Impianti Aeraulici (Co.Aer).
“Le previsioni di mercato di quest'anno sono positive - spiega Bellò - A farci ben sperare i dati degli ultimi mesi, migliori rispetto allo stesso periodo del 2005, che fu abbastanza critico, e anche a quelli dello scorso anno. Le vendite sono riprese in maniera positiva: i piccoli condizionatori, in questi ultimi mesi, hanno avuto un buon avvio delle vendite sull'ordine del 15% in più rispetto al 2006 mentre quelle degli impianti di condizionamento sono cresciute dell'8-10%”.
È chiaro che l’andamento del mercato è strettamente legato alle condizioni climatiche - ha spiegato Bellò - e quest’anno la stagione calda è arrivata presto, portandosi dietro l’aumento delle vendite dei piccoli condizionatori.
Un’indagine realizzata e diffusa recentemente da Anima/Co.Aer ha rilevato che, grazie a un fatturato di 1.330 milioni di euro nel 2006 e ad una crescita del 3,6% nel 2006 sul 2005, l'Italia si conferma come il più grande mercato europeo per i prodotti del settore condizionamento dell'aria e il più importante produttore europeo di queste apparecchiature. Secondo la ricerca i climatizzatori monoblocco e trasferibili hanno raggiunto i 122.000 apparecchi per un fatturato di 38 milioni circa. I sistemi split e multisplit, mercato prevalentemente soddisfatto da prodotti d'importazione cinese, segnalano una sostanziale stabilità sui 1.200.000 apparecchi e una riduzione dei ricavi.
Per quanto riguarda gli impianti di climatizzazione, spiega ancora Bellò, “dipende molto dai cantieri edili perchè c'è stato un progressivo aumento di mercato negli ultimi 10-15 anni per cui oggi la maggior parte dei nuovi edifici nasce con l'impianto di condizionamento. Attualmente circa il 15% delle famiglie hanno un impianto in casa” e oggi gli appartamenti di nuova costruzione sono dotati di impianti di nuova generazione, come le pompe di calore e i sistemi radianti a pavimento o a soffitto.
“Impianti come questi aumentano notevolmente l'efficienza del sistema - prosegue Bellò - garantiscono una climatizzazione dell'abitazione in maniera del tutto omogenea, consentono maggior controllo dell'umidità e risparmi fino al 30% rispetto ai consumi con i tradizionali condizionatori”.
Un impianto di nuova generazione costa più degli altri di circa il 20- 30% ma il recupero del maggior costo avviene in 2-3 anni circa. Le stesse associazioni dei consumatori consigliano di guardare con attenzione il rapporto qualità-prezzo sottolineando di non esagerare con il risparmio. “Consigliamo di stare attenti perchè a volte il prezzo è basso ma i soldi sono quasi sprecati - ricorda Fabio Picciolini, Segretario Nazionale Adiconsum -. Prezzo troppo basso può significare bassa qualità che porta ad una maggiore dispersione energetica. In linea di massima comunque i prezzi degli impianti di condizionamento sono in fase discendente”.
Le associazioni dei consumatori consigliano di prediligere i cosiddetti modelli 'split', che a parità di freddo ceduto all'ambiente consumano di meno, e quelli dotati di alimentazione ad inverter che permettono risparmi nei consumi anche del 30%. Si consiglia inoltre di prestare attenzione al coefficiente di rendimento (Cop) riportato sull'apparecchio, alla perfetta installazione e alla periodica pulizia dei filtri, alla presenza dei marchi di sicurezza che attestano la rispondenza dell'apparecchio alle norme nazionali ed europee.