Clima: se le città si muovono...
Le città protagoniste della riduzione delle emissioni che riscaldano la Terra? E' così? E' possibile? Ci sta lavorando il Kyoto Club che, in collaborazione col Comune di Palermo, ha organizzato un convegno nazionale nel capoluogo siciliano. Si vuole coinvolgere l'Anci nella conferenza dell'Onu sul clima.
30 December, 2003
Le città protagoniste della riduzione delle emissioni che riscaldano la Terra? E' così? E' possibile? Ci sta lavorando il Kyoto Club che, in collaborazione col Comune di Palermo, terrà un convegno nazionale nel capoluogo siciliano. Si vuole coinvolgere l'Anci nella conferenza dell'Onu sul clima. Noi abbiamo intervistato sul clima vari assessori all'ambiente italiani, chiedendo loro opinioni, 'ricette locali' e personali contro il surriscaldamento del pianeta. Capitolo responsabilità: la maggior parte di loro non ha più dubbi sulla relazione tra emissioni e cambiamenti climatici. "L'hanno detto anche a Erice i vari scienziati: si sta andando verso una fase di surriscaldamento dovuto a cause antropiche", dice Cacciari da Venezia. Gli fa eco Monti (Napoli) "Sicuramente negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti climatici più veloci: Kyoto è stato chiaro sugli effetti della produzione di gas. E questa velocità di mutamento non appartiene certo al ciclo naturale: credo che questo sia ormai un fatto consolidato". Un po' più cauto nell'attribuire responsabilità l'assessore milanese Zampaglione, che confessa di avere"dei dubbi sul fatto che questi cambiamenti climatici siano dovuti esclusivamente alle emissioni". Le ricette per l'azione locale contro il riscaldamento globale? Meno auto, più teleriscaldamento, più fonti di energia rinnovabili, risponde, tra gli altri, Bratti (Ferrara). E a Roma arriverà presto "il bollino blu anche per le due ruote", anticipa l'assessore Esposito. E la provincia di Bologna organizza a partire da questo autunno dei corsi sul risparmio idrico ed energetico. Dal locale al personale, il supercaldo ha condizionato la vita un po' di tutti, dall'ufficio alla casa, al programma delle vacanze. Gamba, assessore alla Provincia di Torino, confessa ad esempio di aver cambiato la meta delle vacanze: "Sono andato ai Tropici per trovare un po' di frescura, e l'ho trovata. A casa ho cominciato ad evitare di mettere in stand by le apparecchiature e per quanto riguarda gli uffici, in tutta la Provincia abbiamo contingentato le ore di condizionamento, accendendo solo dopo le 10 del mattino e spegnendo verso le 16.30-17". Mentre Clò, assessore alla Provincia di Bologna, rivela che "In ufficio devo sopportare l'aria condizionata, che mal tollero, come risposta - sbagliata - al gran caldo. A casa mi comporto come qualsiasi cittadino attento all'ambiente, attivando cioè una serie di comportamenti tesi al risparmio idrico ed energetico, che vanno dall'evitare la messa in stand by degli apparecchi all'acquisto prossimo venturo di un frigorifero di nuova classe. Senza tener conto del fatto che ci sono delle ore in cui è meglio stare chiusi in casa, piuttosto che uscire. Il problema, però, è che si vivono queste cose come fatti contingenti, non come momenti di riflessione per cambiare l'ottica di ragionamento". "Lavoriamo per trovare meccanismi di coinvolgimento attivo dei comuni alla realizzazione degli obiettivi di Kyoto", dice Gianni Silvestrini, ex direttore del Ministero dell'Ambiente e segretario del Kyoto Club. "L'Anci (Associazione Nazionale dei Comuni) parteciperà alla Cop 9, alla conferenza mondiale sul clima a Milano. L'ipotesi su cui lavoriamo è quella di un modello omogeneo per misurare le emissioni di C02 generate nelle città, e di premi dal Governo ai Comuni che dimostrino di ridurle. Bisogna anche pensare ai comuni come aziende che possano partecipare al mercato delle emissioni."