Piano rifiuti al Consiglio provinciale di Milano "una risposta al termovalorizzatore"
Brembilla: “Prima di pensare al nuovo termovalorizzatore Milano deve potenziare la raccolta differenziata”
28 June, 2007
<i>Comunicato stampa del 28.06.2007</i>
Si svolgerà oggi pomeriggio a Palazzo Isimbardi il Consiglio Provinciale presieduto da Filippo Penati con il punto principale all’ordine del giorno, l’adozione del nuovo Piano Rifiuti provinciale, definito con la partecipazione di tutti i Comuni, le Aziende e le Associazioni dei cittadini del territorio.
Il PGR (Piano di Gestione dei Rifiuti) che si occupa della programmazione e della organizzazione del ciclo dei rifiuti si pone come obbiettivo primario l’autosufficenza della Provincia in tema rifiuti attraverso un gestione intelligente, ispirata al modello delle 3R: Riduzione, Recupero, Riutilizzo.
Il tema della discussione sarà incentrato soprattutto sull’incentivazione della raccolta differenziata, la riduzione dello smaltimento dei rifiuti alla fonte, la riqualificazione e il potenziamento degli impianti di smaltimento, il recupero energetico dallo smaltimento dei rifiuti.
“Stiamo perseguendo” – ha dichiarato l’Assessora Bruna Brembilla – “l’obiettivo dell’autosufficienza cercando un equilibrio tra la tutela e la qualificazione dell’Ambiente e le esigenze dei cittadini e il loro modo di consumare e di vivere. E questo anche grazie al fatto che Milano e la sua Provincia costituiscono già un modello di eccellenza sia per la quantità di raccolta differenziata sia per il controllo delle attività di smaltimento: ad una media nazionale di raccolta differenziata vicina al 15%, la Provincia di Milano risponde con oltre il 40% di rifiuti differenziati. Prima di pensare ad un nuovo impianto, Milano deve potenziare la raccolta differenziata (oggi al 30,3% deve arrivare entro il 20011 al 40,7%”.
Durante il Consiglio Provinciale l’Assessora Brembilla esprimerà anche il proprio parere in merito alla realizzazione di un nuovo temovalorizzatore nel Sud Milano:
“In queste settimane, sull’onda della gravissima situazione in Campania, l’attenzione si è focalizzata quasi elusivamente sulla creazione di un nuovo termovalorizzatore. Ma nella nostra Provincia gli impianti di smaltimento ci sono e funzionano: ciò che dobbiamo fare è partire innanzitutto dal modello delle 3R di cui sono esempio tutti i comuni della nostra Provincia. In ogni caso l’obiettivo minimo da raggiungere è quello di garantire l’autosufficienza provinciale riuscendo a smaltire i rifiuti urbani per un totale di 500 mila tonnellata annue”.
Per perseguire tali obiettivi sarà necessario:
 migliorare la raccolta differenziata che, entro il 2011 dovrà arrivare al 52% dall’attuale 43,57, potenziando anche l’umido là dove è carente o assente (come a Milano)
 promuovere la riduzione dei rifiuti alla fonte
 laddove è necessario, riqualificare e potenziare gli impianti di smaltimento e recupero energetico con le migliori tecnologie disponibili
 annullare il ricorso allo smaltimento in discarica e favorire il trattamento e lo smaltimento del rifiuto in prossimità al luogo di produzione, con conseguente riduzione della circolazione dei rifiuti
L’autosufficienza provinciale nel ciclo integrato dei rifiuti sarà assicurata da 7 nuovi impianti che comporteranno investimenti per 75milioni di euro per i prossimi 5 anni.
Soltanto dopo aver compiuto tutti questi passi si potrà realizzare, con maggiore consapevolezza, un nuovo termovalorizzatore. In ogni caso, l’eventuale nuova impiantistica dovrà essere realizzata sulla base di standard dimensionali che facciano salvo il principio di non proliferazione degli impianti e il principio di equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali.
Tale strategia permetterà un risparmio energetico per più di 75.000 Tonnellate Equivalenti di Petrolio l’anno e la riduzione di emissioni di gas clima alteranti per circa 230.000 tonnellate di CO2 equivalente per anno.
Nella nostra provincia il ciclo integrato dei rifiuti occupa 5mila addetti e rappresenta un giro d’affari di quasi 600 milioni di euro, che raddoppiano se oltre alla filiera dei rifiuti urbani si considera quella degli speciali.
“Raggiungeremo l’autosufficienza, riducendo il traffico e le emissioni inquinanti, non scaricheremo su altri territori i nostri problemi. - ha dichiarato l’Assessora Bruna Brembilla - Con il Piano rifiuti che stiamo approvando, nei prossimi cinque anni la nostra Provincia riuscirà a contenere la produzione di rifiuti sotto il limite stabilito dalla Regione (1% provinciale contro 2,5% regionale) e raggiungerà l’autosufficienza nel ciclo integrato dei rifiuti. Obiettivi ambiziosi che conseguiremo grazie alla stretta collaborazione realizzata in questi mesi con i Comuni e con i cittadini, i primi beneficiari di questo impegno”.
Per concludere, un commento socio-economico:
“Il nostro dibattito sui rifiuti – dice Brembilla - può accrescere la consapevolezza che nel rapporto tra attività umane e ambiente anche nella sfera del quotidiano deve avvenire un cambiamento profondo, una vera e propria rivoluzione. Un rivolgimento radicale dei comportamenti basato sul fatto che nessuno può più vivere e operare senza pensare agli effetti della propria attività sul sistema ecologico.
Il dibattito politico forse ci porterà a dividerci sulle scelte da compiere per affrontare le conseguenze ma credo che potremmo essere uniti su questa idea di partenza”.
p s il dibattito in Consiglio provinciale è stato rinviato a giovedì 5 luglio