Scontro in giunta sulle piste ciclabili in via Roma
- da La Stampa del 09.07.2007
10 July, 2007
Il commento più imbarazzante arriva dall’opposizione: «Siamo al surreale: si stanno dividendo su una novità già approvata dalla giunta, e persino già anche dal consiglio. Di che documento parlo? Di quel misterioso fascicolo chiamato piano-urbano-del-traffico: prova ne è che la maggioranza non legge nemmeno i documenti che approva, capisco la gente comune, ma loro...». Il lapidario giudizio arriva dal vicepresidente del Consiglio comunale Michele Coppola (Forza Italia) che si sorprende non poco di come la giunta possa essersi spaccata sul provvedimento delle piste ciclabili in via Roma.
Già, perché di spaccatura bella e buona si parla: l’assessore al Commercio Alessandro Altamura da una parte, che insieme ai commercianti (e a dire il vero anche a parecchi cittadini che hanno preso d’assalto il centralino de «La Stampa») considera l’operazione uno scacco matto alla vitalità e al decoro del centro, e dall’altra buona parte degli assessori, Domenico Mangone (delega all’Ambiente) in testa, che lo definiscono un provvedimento «indispensabile e irrinunciabile». In mezzo a questi due opposti c’è un sindaco Chiamparino disposto a ragionarci su, pur condividendo di massima la posizione espressa ieri dal suo capogruppo Andrea Giorgis (Ulivo) che «giunti a questo punto, indietro non si torna».
Sta di fatto che stamattina ci sarà un bel vertice di maggioranza fra Altamura, Mangone e Sestero, giusto per cominciare a discutere un po’ più da vicino il problema. Ma al di là della conta numerica del «chi sta con chi» (qui Altamura, sulla carta, può contare solo sull’opposizione e sul vicesindaco Dealessandri che auspica una mediazione) e delle prese di posizione politiche, per la prima volta Palazzo civico è alle prese con una decisione che divide non solo il partito dell’auto da quello degli ambientalisti. Stavolta, e la prova della difficoltà di soluzione sta nel fatto che per una volta l’Aci sta con i ciclisti, si tratta di un problema che porta tutti, giustamente, a dire la loro. E tanti di quei tutti (ci riferiamo ai cittadini comuni), con buona pace di chi ha già approvato il piano urbano del traffico, è intenzionato a difendere via Roma da quelle piste ciclabili che sono viste come «un atto di profanazione nei confronti della città». Come ha fatto notare ieri Matilde Vincenzi, sessantenne, ex insegnante residente in via Alfieri.
«Si tratta di una bella patata bollente per quella giunta Chiamparino che pensava di andarsene senza troppi problemi in vacanza» commentava ieri Agostino Ghiglia, annunciando di volere chiedere quanto prima al sindaco le comunicazioni in aula sull’argomento. E l’assessore Sestero come reagisce alla bagarre? Con la sua solita flemma: «Tutti i provvedimenti vanno discussi, figuriamoci una novità storica per via Roma» esordisce. E aggiunge: «Qualcuno ha capito persino che vogliamo costruire una specie di spartitraffico in mezzo alla via. Vogliamo soltanto eliminare la sosta delle auto, creare delle ciclopiste e spostare le tante moto che invadono oggi i parcheggi di via Roma nelle vie laterali insieme con le biciclette». E conclude: «A chi grida allo scandalo per l’arrivo delle due ruote nella via salotto chiedo: e le moto? Come la mettiamo con tutti i centauri cui abbiamo concesso di parcheggiare senza nemmeno pagare la sosta in questi ultimi due anni in via Roma? Questi non rappresentano un’offesa alla via? E se no, allora perché le bici sì?».
Ciò premesso, come hanno ben ricordato alcuni assessori ieri - opposizione in testa - questo documento era già stato ampiamente discusso in giunta e poi approvato nel piano urbano del traffico. Come la mettiamo? «Le linee generali sono una cosa, il provvedimento con tanto di disegno di prefattibilità un altro - spiega l’assessore Altamura - il piano urbano del traffico era alto una spanna e non scendeva così tanto nei dettagli. L’importante ora è cercare una soluzione condivisa. A mio parere le piste ciclabili isolate, perché via Roma resterebbe isolata dalle altre piste, è un errore, anche perché spinge i ciclisti a commettere infrazioni e magari imboccare i portici». Oggi comunque i tre assessori più coinvolti dal problema s’incontreranno. Troveranno una soluzione?