«Targhe alterne contro lo smog»
Qualità dell’aria, entro 60 giorni il piano regionale di risanamento
09 January, 2004
Bisogna cambiare aria. E’ la parola d’ordine per evitare nel 2004 continui blocchi del traffico dopo l’abbassamento dei limiti delle cossiddette ”polveri sottili” ordinato dalle normative europee e recepito prima dalla Regione e poi dal Campidoglio. Ma come? Il Comune un paio di idee le ha: targhe alterne almeno una volta a settimana, ampliamento del perimetro della fascia verde (anello ferroviario) all’interno del quale oltre ai vecchi diesel (euro zero) non potranno accedere anche quelli classificati come (euro uno e euro due), autobus a gas e incentivi per trasformare gli impianti di riscaldamento a metano. Insomma si annuncia un 2004 tutt’altro che sereno sul fronte della lotta all’inquinamento atmosferico. Anche se la riunione di ieri della commissione tecnico scientifica che supporta il Comune di Roma nella scelta di nuove strategie per migliorare la qualità dell\'aria si è risolta, praticamente, con un nulla di fatto. Ieri, infatti, si è ”scoperto” che perchè il Comune possa stabilire delle misure restrittive della circolazione è necessario che la Regione abbia varato il Piano di risanamento dell’aria, una sorta di ”legge quadro” che specifica parametri e motivazioni delle vetture più inquinanti. «Senza quel documento Roma non può prendere decisioni - spiega l’assessore capitolino all’Ambiente, Dario Esposito - Nell’attesa che la Regione ci fornisca questo studio, noi anticiperemo i tempi avviando una serie di incontri con le parti sociali (residenti, sindacati, associazioni ambientaliste) per individuare le soluzioni possibili che pontranno essere adottate quando arriverà il piano regionale». I rappresentanti regionali, nel corso della riunione, hanno assicurato che entro 60 giorni saranno in grado di fornire il piano. Quindi già a marzo potrebbero entrare in vigore targhe alterne per tutti (probabilmente il mercoledì) e provvedimenti più duri per i mezzi più inquinanti. «Intendiamo - aggiunge Esposito - ampliare il perimetro della fascia verde e anche le categorie di auto interessate dai divieti. Non solo diesel ”euro zero” ma anche quelli ”euro uno” e ”euro due”». Fino a quel momento, invece, ci si dovrà attenere ai nuovi limiti. E il rischio che si corre in questi primi due mesi del 2004 è il blocco delle auto non catalitiche quasi una volta a settimana. «Nel 2003, infatti, con il limite a 70 microgrammi per metro cubo ci sono stati una decina di stop - spiegano dall’assessorato all’ambiente - Se fosse già entrato in vigore il limite di 55, sarebbe stato oltrepassato 130 volte ovvero, considerando che ogni blocco deriva da tre giorni di ”overdose”, più di 40 blocchi in un anno». «Sarebbe auspicabile che la Regione discutesse anche con il piano di risanamento in maniera tale da studiare meglio gli interventi per contrastare lo smog - commenta l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Mario di Carlo - Certo noi abbiamo giàindividuato delle contromisure. Oltre alla targhe alterne per tutti, stiamo valutando la possibilità di utilizzare autobus a gas e incentivi per la traformazione dei riscaldamenti casalinghi a metano». La certezza è che dal 31 gennaio 2004 tutti i motoveicoli, immatricolati prima del 1993, potranno circolare soltanto se dotati di bollino blu. Nella riunione si è anche parlato di far pagare il bollo di circolazione in base all’inquinamento del mezzo. Ma questa è una misura che dovarebbe varare direttamente la Regione. Sulla questione sono intervenuti anche gli esponenti ambientalisti. Per il capogruppo dei Verdi alla Regione, Angelo Bonelli, «è scandaloso che non siano stati decisi neanche provvedimenti tampone». Per Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio «rimandare i provvedimenti contro lo smog è inaccettabile. Con la salute della gente non si può scherzare».