Ticket antismog: agevolazioni o meno per i milanesi?
Il 15 ottobre entra in vigore nella cerchia dei Bastioni la Pollution Charge. Resta da sciogliere il nodo degli sconti ai milanesi, ma c’è anche poco tempo per fare una comunicazione efficace. Italia Nostra: è discutibile la dimensione da francobollo della zona ticket
29 August, 2007
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
Agevolare o meno i residenti milanesi fuori dalla cerchia dei Bastioni sul fronte della Pollution charge, più conosciuta come ticket antismog. E’ uno dei punti in discussione all’ordine del giorno dell’Amministrazione comunale milanese. Che dovrà anche risolvere alcuni problemi tecnici come l’installazione di cartelloni informativi con orari e prezzi del ticket, oppure la comunicazione a tutti i cittadini dell’avvio del ticket nella cerchia dei Bastioni dal 15 ottobre prossimo.
Un primo assaggio dei ritardi della comunicazione i milanesi e non lo hanno già fatto al ritorno dalle ferie quando molti di loro si sono ritrovati parcheggi con strisce gialle e blu sotto casa o sotto l’ufficio e che prima non c’erano. Le zone interessate sono tre: Washington, Stazione Centrale, Loreto, con un cambio di regime a circa 13mila posti auto. E’ la prima sperimentazione della politica di eliminare i parcheggi liberi per i non residenti annunciata dall’Assessore alla mobilità Edoardo Croci poco più di un mese fa. Il problema però è che in nessuna strada è stato segnalato niente. E neppure si sa quando la sosta regolamentata entrerà in vigore perché il Comune non ha ancora preso decisioni al riguardo.
Sul fronte delle agevolazioni sul ticket per i residenti, dal Comune annunciano che saranno presentate almeno tre proposte, che dovranno aiutare a superare l’ostacolo posto dall’avvocatura, la quale ha dichiarato illegittimo qualsiasi provvedimento che favorisca i milanesi rispetto ai non residenti.
Per Luigi Carra, nuovo presidente milanese di Italia Nostra: “la dimensione da francobollo della zona ticket è discutibile, la mia opinione è che deve essere intesa come un passo iniziale. Credo al road pricing, ma se fatto seriamente, con lunghi studi preparatori e un potenziamento vero dei mezzi pubblici (che qui non si sono visti). E poi i residenti devono pagare, altrimenti il ticket è una farsa”