Cemento, via libera allo scempio
Valutazione d´impatto, cambiano per legge uomini e metodi . Sì della Camera al decreto Matteoli sulla commissione che deciderà i nuovi progetti
15 January, 2004
ROMA - Con il sì della Camera è stato ieri definitivamente approvato il decreto Matteoli che cambia la composizione della commissione Via, il gruppo di esperti che dovrà dare un parere determinante sulla realizzazione delle grandi opere su cui punta il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi. La decisione è stata vivacemente criticata da un´opposizione sempre più allarmata dal pressing del governo in campo ambientale: nei prossimi giorni verrà discusso un emendamento alla legge delega sull´ambiente che secondo gli ecologisti rappresenta «una totale e indiscriminata depenalizzazione dei reati commessi a danno del paesaggio». Per la deputata verde Luana Zanella il decreto Matteoli è «uno scippo della Casa delle libertà a danni di tutto il paese che con questa normativa viene di fatto privato del controllo del territorio». Per i diessini Fabrizio Vigni e Fulvia Bandoli si tratta di «un vero e proprio abuso di potere che fa carta straccia delle sentenze della giustizia amministrativa». Il caso Via nasce con la decisione del ministro dell´Ambiente Altero Matteoli di licenziare 23 dei 40 componenti della commissione Via ordinaria. Nel maggio scorso il Tribunale amministrativo del Lazio aveva accolto il ricorso dei componenti licenziati da Matteoli ritenendo che lo spoil system non potesse essere applicato in maniera così ramificata da comprendere i membri di una commissione tecnica. Il ministro si era appellato al Consiglio di Stato, ma prima che la sentenza di secondo grado venisse emessa è arrivata la mossa del Parlamento che ha cambiato le carte in tavola fornendo un supporto legislativo alla decisione del ministro. «Io ero tenuto a modificare la composizione della commissione Via straordinaria inserendo due rappresentanti delle Regioni perché la Corte costituzionale si era espressa in questo senso», replica Matteoli. «E voglio anche ricordare che i membri della commissione Via ordinaria erano stati nominati dal mio predecessore Willer Bordon pochi giorni prima di lasciare il ministero». Secondo il ministro il fatto che finora i nuovi rappresentanti della commissione Via abbiano esaminato una cinquantina di progetti senza trovarne neppure uno da bocciare non è uno scandalo: «Adesso le proposte vengono esaminate all´inizio dell´iter e dunque è difficile che il risultato sia da buttare». «La nuova normativa sulla Via azzera lo status giuridico dei componenti della commissione e annulla la partecipazione a tempo pieno ai lavori», obietta Stefano Lenzi, del Wwf. «Ed è una coincidenza sospetta che questa manovra sia avvenuta in contemporanea con il decreto legge sul deposito nazionale per le scorie radioattive su cui la stessa Via dovrà esprimersi». (a.cian.)