Targhe alterne dal 28 ogni mercoledì
Per dieci settimane nella fascia verde, si comincia con quelle pari
16 January, 2004
Il provvedimento, per abbattere l´inquinamento, nella fascia oraria 15-19. Riguarda tutti i veicoli privati esclusi quelli a due ruote CECILIA GENTILE Partono le targhe alterne per automobili e furgoni. Si comincia con le pari il prossimo 28 gennaio dalle 15 alle 19. Si continua ogni mercoledì nelle stesse ore per 10 settimane consecutive. Il divieto vale all´interno della fascia verde, 150 chilometri quadrati di superficie che si estendono quasi fino al raccordo anulare. Non riguarda i motorini più inquinanti, che in un primo tempo si voleva includere nelle misure antismog. L´assessore all´Ambiente Dario Esposito ha deciso di portare il provvedimento in giunta il prossimo mercoledì, subito dopo aver ricevuto il via libera da Cgil, Cisl, Cna, Confcommercio, Legambiente Lazio, Wwf, Italia Nostra e Federazione motociclisti, convocati per un confronto durato tutto il pomeriggio di ieri. «Un clima molto sereno - commenta Esposito, accompagnato all´incontro dall´assessore al Commercio Daniela Valentini - Abbiamo stabilito di istituire un tavolo con cadenza mensile per fare il punto sui problemi della mobilità. Il prossimo sarà il 26 febbraio». Sembrava che la decisione dovesse essere ancora rinviata. Così avevano annunciato nei giorni scorsi l´assessore alla Mobilità Mario Di Carlo e il collega all´Ambiente, in attesa del piano di risanamento dell´aria in preparazione alla Regione. «Ma abbiamo fatto una riflessione - racconta Esposito - non ce la siamo sentita di rinviare ancora, mentre le centraline registrano continui sforamenti per le polveri e il benzene». La recente delibera regionale ha infatti abbassato da 70 microgrammi per metro cubo a 55 il limite fissato per il Pm10, le polveri killer prodotte dai gas di scarico delle auto e dagli impianti di riscaldamento, allineandosi alle direttive europee. In questo modo nella capitale è stato continuo allarme. Ancora ieri la città ha vissuto il suo terzo giorno consecutivo di blocco delle non catalizzate. Misura chiaramente insufficiente, visto che a Roma le auto senza marmitta catalitica sono rimaste 200.000 a fronte di due milioni di vetture complessive. Al contrario, aumentano ancora le macchine: nel 2003 ne sono state immatricolate 50.000 contro 20.000 rottamate. Dunque il provvedimento, accettato senza entusiasmo, con un margine di scetticismo e di critica, in attesa di interventi strutturali complessivi. «Che bisogna dire - dichiara Sergio Cardinali, che ha partecipato al confronto per la Cgil - Le targhe alterne sono un palliativo. Si decidono di fronte all´emergenza. Come gli altri, abbiamo chiesto un potenziamento del servizio pubblico. E non si venga a dire che adesso non ci sono soldi: ci vogliono le corsie preferenziali, perché più un bus gira più attira passeggeri. La partita è tutta qui. Abbiamo calcolato che un chilometro in più effettuato dal mezzo pubblico corrisponde a 500.000 euro guadagnate dall´azienda dei trasporti». «Bene le targhe alterne - interviene il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati - ma bisognava includere anche i motorini euro zero, quelli più inquinanti. Naturalmente questi sono i provvedimenti dell´emergenza. Ci aspettiamo un pacchetto di misure vere: nuove zone a traffico limitato, altre isole pedonali, corsie preferenziali, strade verdi, potenziamento del mezzo pubblico». Riprende l´assessore Esposito: «Siamo tutti d´accordo nel chiedere un incontro al presidente della Regione Francesco Storace e al ministro dell´Ambiente Altero Mattioli perché sostengano finanziariamente i provvedimenti contro l´inquinamento, come succede in altre regioni». Ancora l´assessore: «Dovremo risolvere il problema dei quadricicli, le nuove auto considerate motorini, ma alimentate a diesel. Sono diventate un modo per aggirare la ztl».