La perplessità dei cittadini: «Questo smog c’è o non c’è?»
«Strano, fino a ieri si parlava di una situazione gravissima». Sollievo comunque per il contrordine sulle limitazioni
19 January, 2004
«Sono perplessa: non riesco a capire come, dopo averne tanto parlato e dopo aver preso anche non pochi provvedimenti per rendere il disagio meno grave possibile, l’amministrazione, tutto d’un tratto, abbia deciso di sospendere il blocco del traffico. Non me lo aspettavo proprio: certo mi fa piacere, per lo meno sotto l’aspetto pratico, della comodità. Non avevo particolari impegni, ma anche il solo potermi spostare in macchina fin sulle Torricelle per fare lì la passeggiata domenicale con il mio cane mi fa piacere». Così commenta un’insegnante, Marina Tomezzoli, il mutamento di rotta del Comune in merito al blocco previsto per oggi. Come la maggior parte dei veronesi che abbiamo intervistato, la signora ha espresso un senso di sollievo. Ma molti avanzano anche una riserva: l’inquinamento c’è davvero, oppure stiamo scherzando? «Si tratta di una cosa seria, per la quale vale la pena di riempire le pagine dei giornali, di attivare anche il sabato lo sportello dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune in modo da informare la cittadinanza sui mezzi pubblici cui ricorrere, o bastano quattro gocce per trasformare un dannoso inquinamento in una situazione che non richiede più provvedimenti straordinari?», si chiedeva un po’ spazientita Graziella Moretti, che oggi è di turno in un bar di Negrar dalle 14 alle 22, ma abita a Verona, per cui si era già organizzata a dover lasciare la città prima delle 9. Ora è sollevata, ma anche scocciata. «Meno male, io avevo il problema di dover andare a trovare mia sorella, che è ricoverata a Borgo Roma», spiega Graziana Girelli, che abita in Borgo Trento. «Sono abituata a spostarmi in bicicletta per andare in città, avendo la fortuna di abitare vicino al centro; altrimenti mi servo abitualmente dell’auto: sono anni che non salgo su un bus. L’idea di dover prendere l’autobus domenica, oltretutto in orari particolari - quelli di visita nel reparto in cui mia sorella è ricoverata - mi aveva un po’ allarmata». Sentiamo un altro commento. «Anche a me torna comodo usare l’auto. Ma il punto non è questo. Se fino a venerdì c’era un inquinamento gravissimo, come è possibile che il provvedimento straordinario del blocco totale non sia più necessario? Già ero contrario a questa iniziativa tampone, perché dubitavo che chiudere per 10 ore il traffico cittadino potesse giovare più di tanto; ora, scusatemi, ma questa mi pare la conferma che era una sciocchezza, una delle solite manovre dell’Amministrazione per dare un contentino ai Verdi», afferma Ugo Scandola. E come lui la pensa l’amico Paolo Zamboni: «Vorrei capire una volta per tutte quanto grave è questo inquinamento, ma senza dover ricorrere a studi di chimica. Credo che tutti i cittadini siano pronti a portare pazienza se si tratta di salvaguardare la salute, ma questo continuo fare e disfare fa perdere la fiducia». Ma c’è chi la pensa diversamente. «Il blocco è stato revocato anche a Milano, quindi non trovo che la situazione di Verona sia poi così criticabile», replica Valentina Rossi, studentessa universitaria, ambientalista convinta. «Certo a Milano il sindaco ha deciso così perché visto lo stato di agitazione dei mezzi pubblici, la situazione sarebbe diventata insostenibile. Comunque l’amministrazione avrà le sue ragioni: non mi pare che si debba essere sempre sfiduciati. In realtà io penso che il problema dell’ambiente non si possa risolvere con provvedimenti saltuari come questo, che serva molto di più: ma è anche vero che intanto fare qualcosa è sempre meglio che niente». «Che il blocco sia stato sospeso mi fa piacere: volevamo andare a trovare i nipotini che abitano a Castel D’Azzano, ma non potevamo mica fermarci fuori dalle 9 alle 19. Così non salta l’appuntamento della domenica», sorride nonna Giorgia Toscano, con il marito Ernesto. Il quale aggiunge: «Però non è che anteponiamo l’interesse personale a quello comune: se il blocco era necessario, a trovare mio figlio ci andavamo un’altra volta. A me quasi quasi dispiace questo cambiamento, anche se mi porta un vantaggio. Ma mi crea delle perplessità sulla serietà delle decisioni del Comune. Non si parlava di situazione gravissima?». «Ho letto che per 13 giorni consecutivi si sono superate le soglie consentite della concentrazione di polveri. Mi pare di aver inteso che la situazione era gravissima, che lo stesso sindaco Zanotto aveva espresso preoccupazione per la salute pubblica. Una pioggia bastava a rendere non necessario il provvedimento?», si chiede Rosa Marino, che ha due bambini piccoli e che è attenta al problema della qualità dell’aria. «Anche se il tasso di inquinamento è sceso, l’aria non sarà mica diventata pulita... certo meglio così, speriamo che ci sia da fidarsi veramente delle scelte dell’Amministrazione. Noi domani andremo coi pattini su lungadige Attiraglio: di domenica l’auto non la usiamo comunque mai». Qualche grattacapo il divieto avrebbe potuto provocarlo agli alpini giunti da Como per il gemellaggio con Verona in occasione della partita al Bentegodi tra le squadre delle due città, ma invece si potrà circolare. Pungente infine il commento di Mao Valpiana, dei Verdi della Colomba: «L\'assessore Guerrini aveva candidamente affermato che il blocco automobilistico della domenica non sarebbe servito a nulla per la diminuzione dell\'inquinamento atmosferico, ma sarebbe stato un provvedimento di educazione ambientale. Vero. Verissimo. Ma allora perché il sindaco ha annullato il blocco in fretta e furia appena si è reso conto che la pur breve pioggia di stamattina aveva spazzato via un po\' di polveri sottili? Per non dispiacere al partito degli automobilisti? O per dare ragione a noi, che da tempo sosteniamo che la Giunta Zanotto è fatta da ecologisti della domenica?». Alessandra Galetto