Stop al blocco: si circola. Revocata in extremis la misura più drastica
Revocata in extremis la misura più drastica
19 January, 2004
di G. Marco Mancassola Come non detto: niente più blocco, oggi si circola tutti, con ogni mezzo, sulle strade dell’intera città. Vicenza, Venezia e Verona hanno fatto marcia indietro e hanno revocato il blocco totale del traffico, previsto dall’accordo siglato dai sette capoluoghi veneti allo scadere del nono giorno consecutivo di superamenti della soglia-limite di 55 microgrammi per metro cubo d’aria delle nocive polveri sottili. Vicenza aveva fatto di più, andando oltre i limiti per 13 giorni uno dietro l’altro, 14 in tutto da Capodanno. Ma proprio il protocollo d’intesa condiviso dagli assessori all’ambiente delle sette sorelle venete, da destra a sinistra, accludeva una postilla: la domenica a piedi avrebbe potuto essere revocata soltanto in due casi, cattivo tempo o concomitanti manifestazioni di rilievo. In calendario non c’era l’ombra di alcun evento speciale, ma ieri mattina dall’agenzia regionale per l’ambiente (Arpav) è stato inoltrato a palazzo Trissino un fax con il bollettino che riportava le previsioni meteo in rapporto alle concentrazioni di micropolveri sospese nell’aria per oggi. Di fatto una rettifica dei bollettini spediti durante la settimana e soprattutto delle ultime comunicazioni fra l’agenzia e il Comune che risalivano al primo pomeriggio di venerdì. L’ultimo aggiornamento del quadro, ieri pomeriggio, parlava di «precipitazioni diffuse su tutta la regione che determinano un dilavamento tale da garantire un sensibile miglioramento della qualità dell\'aria, che diventa buona o localmente scadente su tutta la regione». E la previsione per oggi era di «tempo perturbato, con piogge diffuse e intensificazione dei venti dai quadranti settentrionali nelle ore centrali, che favorirà un ulteriore miglioramento della qualità dell\'aria, buona su tutto il Veneto. Le residue precipitazioni nel corso della giornata di lunedì conterranno l\'aumento delle concentrazioni di inquinanti in atmosfera». La pioggia di venerdì sera e di ieri mattina aveva fatto pensare ad un mutamento delle carte in tavola, confermando che il brutto tempo, in realtà, è da considerare ormai bello, come si legge nel documento del dipartimento dei lavori pubblici, firmato dall’architetto Gianni Bressan, che revoca il blocco totale: «Fatta salva diversa comunicazione dell’Arpav che preannunci l’instaurarsi di condizioni meteorologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti». Così, quella di ieri è stata una giornata di lavoro straordinario per l’ufficio ecologia, coordinato da Elvio Bissoli, per predisporre quanto necessario alla revoca. Il primo a dare l’annuncio è stato l’assessore alla mobilità Claudio Cicero, che ha chiarito, prevenendo eventuali critiche: «Abbiamo rispettato alla lettera l’ordinanza che era stata firmata in conformità con l’accordo regionale». Resta, però, a palazzo Trissino il sapore di una corsa contro il tempo per informare la cittadinanza della revoca che poteva essere evitata se le previsioni dell’Arpav fossero state chiare sin da venerdì. La macchina, fanno capire dal municipio, dovrà essere oliata meglio in vista della probabilissima entrata in vigore all’inizio di febbraio delle targhe alterne ogni giovedì e venerdì fino alla fine di marzo, nel momento in cui saranno stati raggiunti i 20 giorni di sforamento anche non consecutivi nella maggior parte delle città venete. Le polveri, intanto, intaseranno anche l’agenda del consiglio comunale, che giovedì inaugurerà il 2004 proprio discutendo dell’emergenza smog con due mozioni presentate dal centrosinistra, che chiede misure più pesanti.