Mobilità, le risposte di Legambiente
Nel corso del convegno “La sfida della mobilità sostenibile”, l'associazione ambientalista ha presentato i risultati (preoccupanti) di un monitoraggio sulla mobilità privata in Italia. Proponendo una serie di misure di sostenibilità
04 December, 2007
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Nell'ambito del convegno “La sfida della mobilità sostenibile”, che si è tenuto a Roma il 3 dicembre 2007, Legambiente ha reso pubblici i risultati di uno studio realizzato in collaborazione con Ambiente Italia. L'indagine, presentata da Mario Zambrini, direttore dell'istituto di ricerca, ha monitorato molti aspetti della mobilità privata nelle principali città della Penisola, dall'andamento dei consumi di carburante alla lunghezza media dei tragitti quotidiani degli italiani. Il quadro che emerge è piuttosto sconfortante, con una crescita continua del numero di veicoli a motore privati e un peggioramento della qualità dell'aria, come dimostrao dal monitoraggio dell'Apat presentato dalla dottoressa Silvia Brini in occasione del convegno. «Nel nostro paese - dichiara Alberto Fiorillo, responsabile della mobilità urbana di Legambiente - ci troviamo di fronte a una situazione paradossale per cui ci sono più veicoli a motore che potenziali automobilisti, e il numero di vetture immatricolate ogni anno supera di ben quattro volte i nuovi nati». Un fiume rumoroso e maleodorante che invade ogni giorno le nostre strade.
L'associazione ambientalista propone allora un “cocktail” di misure che consentano di rendere più sostenibile la mobilità nelle città italiane, soprattutto all'interno dei grandi nodi metropolitani, che presentano le maggiori criticità. Dal potenziamento del trasporto pubblico locale al car sharing, dalla realizzazione di Ztl di tipo ambientale alla costruzione di nuove piste ciclabili, gli strumenti a disposizione degli amministratori locali sono molti. E, come dimostrato da una lunga serie di esperienze realizzate in diverse città europee, solo il loro uso integrato può garantirne la piena efficacia. «Riteniamo - conclude Fiorillo - che sia necessaria una vera e propria "legge obiettivo" per le città, che consenta di destinare almeno il 25% della spesa nazionale per il settore trasporti al potenziamento dei mezzi collettivi, soprattutto di quelli a trazione elettrica».