Voto dell'EuroParlamento, varata la nuova direttiva sulla qualità dell'aria
Voto quasi all'unanimità. Nuovi limiti per il pm 2,5. Confermati i limiti per il PM 10, con proroghe di soli 3 anni durante i quali non si dovrebbe comunque superare i 48 mcg di media
11 December, 2007
Il lungo braccio di ferro tra i gruppi del Parlamento Europeo e la Commissione sulla revisione della direttiva sulla qualità dell'aria si è concluso su una posizione molto vicina a quella della Commissione, e sulla quale il Parlamento Europeo ha trovato la quasi unanimità. Nel primo voto c'era stata spaccatura ed era prevalsa la richiesta di proroghe consistenti.(In prima lettura, il Parlamento europeo aveva proposto delle deroghe ancora più estese per gli obiettivi relativi al Pm10, con la possibilità di arrivare fino al 2018 prima dell'applicazione dei limiti)
Le deroghe adesso sono state abbassate a soli 3 anni.
In ogni caso restano in vigore i limiti attuali dei 40 mcg all'anno di Pm 10, e dei 35 giorni a 50 mcg, che possono essere prorogati per tre anni durante i quali varrà comunque il limite di tolleranza.
(20% per il valore annuale e 50% per il valore nei 35 giorni). Il problema è se saranno sanzionate dalle leggi nazionali le violazioni dei limiti di tolleranza.
Del tutto nuovi, invece, gli obiettivi specifici per le polveri fini (Pm2,5): i limiti, in questo caso, sono stati fissati a 25 microgrammi per metro cubo, da raggiungere entro il 2015. Un altro obiettivo di 20 microgrammi al metro cubo, ma questa volta indicativo e non vincolante, è stato fissato per il 2020. Questi limiti indicativi verranno rivisti dalla Commissione europea entro il 2013. ( Per il Pm2,5 l'Organizzazione mondiale della Sanità prevede un limite di sicurezza più restrittivo di quello adottato dall'Ue, e pari a 10 microgrammi per metro cubo.)
La prossima tappa è il recepimento della direttiva europea nelle legislazioni nazionali