I dipendenti Ikea pedalano
La multinazionale del mobile low-cost regala ai propri dipendenti 6200 biciclette per promuovere spostamenti sostenibili. I 13 punti vendita italiani sono però collocati in aree periferiche e poco servite dai mezzi pubblici
18 December, 2007
<font size="1"><b><i>Federico Vozza</i></b></font>
Ikea, la nota multinazionale svedese del mobile low-cost, si distingue questo Natale per un regalo particolare ai suoi dipendenti. 6200 biciclette per contribuire a promuovere forme di trasporto sostenibile. Un'alternativa all'auto privata che, nel caso dell'Ikea, è il mezzo più utilizzato sia dai propri lavoratori che dai clienti, in ragione anche della dislocazione decentrata delle strutture. I 13 store italiani sono collocati infatti in zone periferiche delle città, spesso poco servite dai mezzi pubblici; luoghi che per una serie di ragioni incentivano l'uso massiccio del mezzo privato.
La sensibilità ambientale sembra conquistare sempre più operatori del settore privato, passo questo giudicato fondamentale dal Ministro dell'Ambiente e dalla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): "La mobilità sostenibile passa anche attraverso l’impegno degli operatori privati: questo ci sembra un esempio positivo, che accogliamo volentieri con un applauso".
L'impegno dei privati in chiave ambientale deve però essere considerato dagli stessi non come una riduzione del danno a posteriori, ma un atteggiamento che incida ambiziosamente anche nelle fasi di produzione e sviluppo industriale.
L'Ikea -si legge in un comunicato- intende fare in modo che "nel medio periodo il 15% dei visitatori dei negozi Ikea raggiunga i punti vendita con i mezzi pubblici o mezzi alternativi all’auto", e sottolinea come quattro punti vendita italiani siano già oggi raggiungibili da una navetta finanziata dalla stessa azienda. L'Ikea potrebbe prevedere, piuttosto, per l'apertura di futuri punti vendita, uno studio preliminare sui meccanismi di mobilità che la loro collocazione potrebbe innescare.