Più 'solo kat' che targhe alterne
Antismog: prime indiscrezioni sui provvedimenti che si preparano per il prossimo autunno.
01 June, 2003
Premessa: nessuna regione o città è riuscita finora ad abbassare significativamente coi suoi provvedimenti la media annuale delle micropolveri che quindi è quasi ovunque in Italia superiore a quanto richiesto dalla direttiva europea. Pubblichiamo il documento che il prof Mario Cirillo dell'Apat ha recentemente presentato e che conferma quanto le micropolveri siano "una brutta bestia", perché in buona parte si formano nell'aria raddoppiando ciò che viene emesso dai motori e dalle combustioni. La riduzione delle emissioni, dice Cirillo, non comporta quindi un'analoga riduzione delle concentrazioni presenti nell'aria.(Per ottenere una riduzione mediocre può essere necessario un grande sforzo.) Il dato più recente analizzato nel doc Cirillo è quello del 2001. Ma anche nel 2002 non c'è stato un calo delle concentrazioni di PM 10. Bisogna aspettare anni per vedere bene le tendenze, che nel singolo anno sono alterate dalle condizioni metereologiche, ma secondo Cirillo dagli anni 90 ad oggi non si può parlare di calo, e in particolare non c'è stato calo negli ultimi due- tre anni."Molto dipende dalle condizioni meteo, ma anche dalle misure antismog intraprese dalle varie città"dice Cirillo. Quindi, da solo, il rinnovo del parco auto e moto che "spontaneamente" o con incentivi avviene anno per anno, non basta. Lo confermano anche i dati di Firenze e Torino. Dato che le misure antismog sono in capo agli Enti Locali, e in primo luogo alle Regioni, la varietà di logiche e di tipologie di provvedimenti continuerà a caratterizzare la lotta allo smog. Ecco alcune anticipazioni. La Regione Toscana è intenzionata a introdurre - ma d'intesa coi comuni - un calendario di blocchi programmati dei non catalizzati, probabilmente cominciando da due giorni a settimana. Finora la Reg Toscana faceva solo i blocchi emergenziali (targhe alterne dopo 5 giorni di superamento dei 50 microgrammi). Ora li abbandonerebbe per puntare solo sulla limitazione crescente dei veicoli meno ecologici. "Vorremmo arrivare nel giro di tre anni al blocco in tutti i feriali di tutti i veicoli più inquinanti,compresi trasporto merci e motorini" dice l'assessore Franci. L'Emilia Romagna sta discutendo come rilanciare il programma antismog che partirà ad ottobre. L'assessore difende le targhe alterne programmate (che erano giovedì e domenica e resteranno giovedì) ma è probabile che ci saranno in Emilia ulteriori misure più puntate sul blocco dei non catalizzati. Le quattro ore al giorno di blocco dei diesel vecchi già attuate nella scorsa stagione potrebbero estendersi ai vecchi ceicoli a benzina non catalizzati. Le domeniche, pur risparmiate dalle targhe altern, sarebbero frequentemente ecologiche (10 domeniche ecologiche su 6 mesi?). Infine si ipotizza un blocco totale del traffico se per sette giorni si superano le soglie. Infatti la Sanità Pubblica preme (ad esempio con il documento delle Asl di Reggio) perché si prevedano, oltre ai giorni e agli orari programmati, anche blocchi emergenziali quando lo smog è più alto... Curioso: chi faceva solo i bocchi in giorni programmati sembra tentato a introdurre anche soglie di attenzione (recentemente introdotte dalla Regione Lazio), chi faceva solo le soglie di attenzione sembra tentato o di abbandonarle (Toscana) o di integrarle (Lombardia). In Lombardia, infatti, dove l'ordinanza regionale si è basata finora solo sulle soglie di attenzione, sembra che si introdurranno anche giorni fissi settimanali di blocco parziale dei non catalizzati anche se non ci sono ancora esternazioni precise. Di targhe alterne si parla meno, sembrano tornare fuori moda in questa fase. La Lombardia le ha fatte un paio di volte negli ultimi inverni, ma come provvedimento eccezionale,non normato. La Toscana che le prevede attualmente al sesto giorno di smog alto, potrebbe decidere di non farle più. Il piano antismog della Provincia di Torino approvato a fine aprile non parla di targhe alterne ma di due giorni settimanali di blocco dei non catalizzati, destinati a crescere. In compenso dispone che i Comuni mettano a Traffico Limitato (pedonalizzazione o Ztl ) almeno il 10% delle vie e delle strade urbane.