"Pronti a riconsiderare la scelta di fronte a un piano operativo del Governo". Il documento dell'Ato
A colloquio con Paolo Foietta, presidente dell'Ato, associazione d'ambito torinese per il governo dei rifiuti, contraria all'arrivo dell'immondizia campana. "Siamo pronti ad offrire supporto ai comuni campani attraverso competenze e mezzi". I rifiuti nel torinese solo "di fronte ad un piano operativo serio da parte del Governo"
16 January, 2008
<font size="1"><b><i>Federico Vozza</i></b></font>
I rifiuti di Napoli sono arrivati a Torino quantomeno attraverso le pagine locali dei quotidiani. Da diversi giorni tiene infatti banco nel dibattito politico locale la disponibilità data dall'assessore regionale De Ruggiero ad accogliere una parte dell'immondizia che invade le strade campane. La levata di scudi seguita a questo annuncio è arrivata da parte di tutte le Province piemontesi, compresa quella di Torino. Il Sindaco Chiamparino ha invece aperto a questa eventualità, quantizzando in 4 mila le tonnellate di rifiuti che potrebbero essere smaltite nella discarica di Basse di Stura. Abbiamo ragggiunto telefonicamente Paolo Foietta, presidente dell'Ato, Associazione d'Ambito Torinese per il governo dei rifiuti, che nella riunione dei consorzi e i comuni del torinese ha espresso parere contrario su questa ipotesi.
<b>Foietta, la partita è davvero chiusa?</b>
Le partite non sono mai chiuse. Nell'incontro di ieri abbiamo espresso tutte le criticità che ci portano a dare una risposta negativa sull'arrivo dei rifiuti da Napoli, ma abbiamo anche preso atto della disponibilità data dal Comune di Torino. Da parte nostra rimane valida l'offerta di assistenza e supporto alla Campania.
<b>Che cosa intende?</b>
Pensiamo ad un gruppo di intervento che metta a disposizione delle zone in emergenza competenze e mezzi. Siamo pronti a instaurare un rapporto diretto con alcuni comuni campani, per migliorare ad esempio le percentuali di raccolta differenziata. I consorzi che fanno parte dell'Ato hanno già dato la loro disponibilità.
<b>In nessun caso quindi l'Ato è disposta ad accettare l'arrivo di una seppur minima parte di rifiuti campani?</b>
In questa partita avrei apprezzato uno Stato capace di assumersi responsabilità. L'Ato è pronta a riconsiderare la sua posizione di fronte ad un piano operativo serio da parte del Governo. In quel caso sarebbero i prefetti a darne applicazione. Non può essere un'operazione su base volontaria locale.