\'Chiudete il Centro alle auto\'
L´appello di La Regina. "Realizzare l´idea di Argan" . Il soprintendente ai Beni Archeologici: "Sarà difficile realizzare parking sotterranei, meglio allontanare le macchine"
28 January, 2004
FRANCESCA GIULIANI -------------------------------------------------------------------------------- Chiudere l´accesso al traffico privato, allontanare gli uffici, non incrementare le attività commerciali, valorizzare il patrimonio monumentale e museale: è questa la via da imboccare per vedere la fine dei problemi del Centro secondo il soprintendente Adriano La Regina che rilancia un´idea inventata e poi cavalcata - in un passato che ormai appare remotissimo, quando la città era un mondo diverso da quello che è ora - dalle giunte della fine degli anni Settanta, tempi in cui i sindaci di Roma si chiamavano Giulio Carlo Argan (1976-1979) e Luigi Petroselli (1979-1981). Un´idea urbanistica rivoluzionaria che secondo il soprintendente archeologo è stata «abbandonata senza combattere, in favore di una resa totale», non concentrandosi su una riorganizzazione complessiva delle attività del cuore della città in funzione del patrimonio artistico che vi è conservato, rispetto alla quale la chiusura del Tridente sarebbe un provvedimento non risolutivo. Il tema era già chiarissimo a Giulio Carlo Argan, sindaco-storico dell´arte che, a fine mandato, disse: «Roma è un macigno in bilico su un precipizio. Fin dall´inizio abbiamo avvisato i cittadini che dovranno scegliere tra i monumenti e l´automobile. Uno degli ultimi progetti che ho avviato e che toccherà al mio successore realizzare, è quello di un vasto cuneo pedonale nel centro storico, una specie di isola verde tra l´Appia il Colosseo e piazza Venezia che riporti il centro alla sua figura storica». L´idea nel suo complesso è rimasta tale mentre il Centro continua ad essere sovraccaricato, soffocato da negozi, uffici, automobili. È anche per questo che sul tavolo di La Regina si accumulano le richieste di parcheggi sotterranei in Centro: la macchina burocratica si mette in moto per le verifiche sullo stato del sottosuolo, perché i lavori non vadano a danneggiare le preesistenze archeologiche. È chiaro che in Centro non c´è posto per le automobili dei privati però, argomenta il soprintendente, la soluzione non è regalargli spazio in un territorio tra i più pregiati del pianeta ma, al contrario, vietare loro l´accesso, tenerle lontane dalla Storia. Un´idea lunga quasi tre decenni, inventata per il rispetto di un patrimonio unico e oggi ferma, dimenticata. O quasi.