Inceneritore verso l'area Servizi Industriali
Ecco come lo racconta l'Eco del Chisone
28 January, 2004
Si costruirà in territorio di Orbassano, più lontano dalle case Deciso, l'inceneritore alla Servizi industriali Caduta l'ipotesi del Gerbido - Incontro Ghigo-Chiamparino - Rifondazione: «Impianto pericoloso» BEINASCO - La decisione sulla scelta definitiva dell’area dove costruire l’inceneritore della Città di Torino è stata presa lunedì 26 in Regione nel corso di una riunione con Ghigo, gli assessori regionali Casoni e Cavallera, il sindaco Chiamparino, il vice Calgaro. Il termovalorizzatore si costruirà sui terreni dove oggi vi è la Servizi industriali, la ditta che smaltisce rifiuti e che da anni - lo dimostrano le denunce e gli interventi repressivi della Provincia - crea problemi di natura ambientale a Beinasco, Orbassano, Rivalta e Grugliasco. L'inceneritore non sarà quindi al Gerbido, in territorio di Torino ma quasi di fronte alle case della frazione Fornaci di Beinasco, bensì sorgerà circa mezzo chilometro più lontano, certamente meno "sottocasa". Sarà vicino all'Interporto Sito (il cui maggiore azionista è la Regione). Il Sito non potrà quindi più espandersi sui terreni verso la Servizi industriali ma avrà delle "compensazioni" territoriali in un'area di sviluppo che si trova ai confini tra Beinasco, Rivalta e Rivoli. Come, quando e in che termini si alloggerà l'inceneritore al posto della "Si" e si individueranno i terreni per l'eventuale futuro ampliamento del Sito non si sa ancora. Si sa che è stata informalmente incaricata la Trm (la società per il Trattamento dei rifiuti metropolitani di Zandonatti ed Esposito) di interessarsi del problema e proporre una soluzione di carattere tecnico accettabile da tutte le parti. Regione e Provincia (assessore all'Ambiente Gamba) fra non molto convocheranno i sindaci di Beinasco, Rivalta, Orbassano, Rivoli e Grugliasco per analizzare gli eventuali disagi che la nuova collocazione dell'inceneritore potrebbe arrecare. Hanno dunque vinto i sindaci della zona, Giuffrida di Beinasco in testa, che si sono battuti per spostare l'impianto dal Gerbido. Anche il Consorzio Torino-Sud ha appoggiato questa soluzione che ora ha bisogno di gambe ma che è osteggiata da un ampio fronte del "No". Domenica ad Orbassano Rifondazione ha tenuto un convegno sull'inceneritore. Il consigliere provinciale Sergio Vallero ha sottolineato come «l'aumento dei rifiuti sia la conseguenza diretta del maggior benessere della nostra società. Per molti l'inceneritore sembra non avere alternative ma i cittadini per primi manifestano la loro contrarietà. Le alternative ci sono: riciclo e riuso dei rifiuti. L'inceneritore potrà essere preso in considerazione solo dopo aver raggiunto questi obiettivi». Dorino Piras di "Medicina democratica": «Questi impianti sono tra i principali produttori di diossina. Chi lavora nelle vicinanze corre il rischio di ammalarsi di tumore alla laringe di 3,7 volte superiore rispetto ad altri».