Sesto non si tira indietro ma serve un altro impianto
da La Repubblica del 29.01.2008
29 January, 2008
di ANNA CIRILLO
Il primo cittadino Giorgio Oldrini
i vantaggi Già oggi con l´attuale bruciatore riforniamo di elettricità diecimila famiglie a prezzi bassi
le condizioni Deve inquinare pochissimo ed essere realizzato dal nostro consorzio di 5 comuni
Giorgio Oldrini, sindaco di Sesto, voi avete un termovalorizzatore che il presidente della Provincia Penati vorrebbe potenziare. Si può fare?
«È molto difficile, per due problemi. L´ampliamento richiede spazi e quell´area è piccola. Poi, se si interviene sull´impianto, è chiaro che per un certo periodo, anche lungo, bisogna chiuderlo. E noi intanto che facciamo con i rifiuti, dove li mettiamo? Però abbiamo un´altra proposta».
Quale?
«Un nuovo termovalorizzatore sul nostro territorio, se si riuscisse a trovare un´area adeguata. Anche il comune di Pioltello, che fa parte del nostro consorzio, aveva avuto questa idea, nel piano di recupero dell´area dell´ex azienda chimica Sisas, ma mi pare che lì non se ne faccia più nulla. Quindi, se ci viene richiesto, potremmo fare noi un nuovo termovalorizzatore sul nostro territorio, naturalmente a certe condizioni».
Che condizioni ponete per un nuovo inceneritore?
«Deve essere realizzato con nuove tecnologie che consentono di abbattere al massimo le emissioni e anche una mitigazione visiva dell´impianto. Poi l´intervento deve essere fatto dalla nostra società, il consorzio che comprende i cinque comuni di Sesto, Cologno, Segrate, Pioltello, Cormano. Terza condizione, tutti i comuni del consorzio devono essere d´accordo, oltre che Provincia e Regione. Siamo pronti a discuterne. Ma se ci sono altre soluzioni, come quella di Pioltello, per noi va bene».
Avete già individuato un´area per un possibile nuovo termovalorizzatore?
«La questione non ci è stata posta esplicitamente e quindi non ci siamo mossi con dei rilievi, per esempio. Ma se ci dicono che quello che proponiamo è accettabile, allora ci mettiamo a cercarla».
Dove troverete i soldi?
«Ovviamente noi i soldi non li abbiamo, ma se c´è un accordo tra tutti si possono trovare. I nuovi impianti, come si sa, sono macchine che producono energia bruciando rifiuti. E quindi non è affatto impossibile trovare linee di finanziamento per un impianto nuovo. Già noi con il nostro, per esempio, produciamo energia elettrica per 10 mila abitanti e abbiamo delle tariffe, per gli abitanti dei comuni del consorzio, bassissime. Ospitiamo anche parte dei rifiuti di Cinisello e Monza».
Il nuovo inceneritore potrebbe bruciare i rifiuti di chi?
«Di chi paga. Con i ricavi che si hanno oggi dalla produzione di energia, io credo che non sarà affatto difficile trovare delle linee di credito per un nuovo impianto».
Non temete polemiche?
«È evidente che qualcuno protesterà, però bisogna che chi amministra anche di fronte alle proteste si assuma la sua responsabilità, nella garanzia assoluta dei controlli per la salute dei cittadini».