Casoria, 500 famiglie si autotassano per aiutare la raccolta differenziata
Persone pagate per traportare i rifiuti fino ai (pochi) contenitori. Ma il problema resta...
05 February, 2008
<b>Simona Cipollaro</B>
Cinquecento nuclei familiari hanno deciso di auto - tassarsi per avviare la raccolta differenziata nel loro quartiere. È accaduto a Casoria, comune a nord di Napoli, dove alcuni cittadini, stanchi di far fronte a tonnellate di rifiuti per le strade, hanno stabilito di risolvere il problema facendosi carico di un’imposta minima di due euro mensili. In ogni condominio coinvolto, una persona si occupa della raccolta del danaro. L’iniziativa ha dato vita ad una particolare forma di collaborazione. Gli addetti ai lavori, che si stanno occupando della spartizione dei rifiuti solidi urbani sono un gruppo di extra – comunitari che da tempo vivono nella zona e che hanno trovato in questa attività una fonte di guadagno. Il loro lavoro consiste in una raccolta porta a porta in alcuni giorni della settimana e nel deposito dei rifiuti, già differenziati dalle famiglie, negli appositi contenitori. Questi ultimi, infatti, sono pochi e mal dislocati nel comune e gli abitanti hanno grosse difficoltà a portare avanti una buona raccolta differenziata. Non è la prima volta che a Casoria viene avviato un simile progetto. Già nell’estate del 2007, gli abitanti di via Giotto e del Rione Gescal decisero di pagare una quota per la raccolta dell’immondizia, in quel caso però non era stata prevista la spartizione dei rifiuti. Il discreto successo dell’iniziativa non è però sufficiente. Resta, infatti, ancora un problema: nonostante le insistenti richieste dei cittadini all’amministrazione locale, non è stato fornito un numero adeguato di contenitori destinati alla differenziazione dei rifiuti. Se è vero, dunque, che negli ultimi giorni le strade coinvolte nell’iniziativa sono più pulite, la questione resta solo parzialmente risolta e pronta a ripresentarsi appena i contenitori saranno nuovamente stracolmi.