Rifiuti elettrici e tecnologici
Alla Camera di Commercio di Milano si è parlato della nuova normativa sui Raee (rifiuti elettrici e tecnologici). A Milano nel 2006 raccolte 7000 tonnellate di apparecchiature
14 February, 2008
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
La nuova normativa sulla raccolta di rifiuti elettrici e tecnologici è entrata in vigore il 1° gennaio. In un convegno alla Camera di Commercio di Milano si è cercato di capire cosa cambia e di fare il punto su una legge che promuove il sistema di recupero dei rifiuti tecnologici. <b>Batterie, televisioni, cellulari, lettori dvd e altre apparecchiature</b> sono un “ramo” del variegato mondo dei rifiuti che aumenta in termini di quantità soprattutto perché legati alla società del consumo e del benessere. Come ha sostenuto qualcuno durante il convegno, si tratta di un problema che i nostri nonni non avevano e che negli anni passati si è posto in maniera minore. Oggi invece ci troviamo a fare i conti con questa <b>tipologia di rifiuto che è figlio del ventesimo secolo</b>.
Con la nuova normativa i produttori, i distributori e gli importatori diventano responsabili e hanno l’obbligo di <b>iscriversi a un registro nazionale</b> e di identificare i prodotti con un simbolo che raffigura un cassonetto barrato così da far individuare subito che si tratta di un rifiuto “speciale”. Le imprese dovranno quindi organizzarsi e predisporre un sistema adeguato per la gestione dei rifiuti tecnologici e elettrici. Obiettivo: aumentare di quattro chili pro- capite la quota di rifiuti tecnologici su un totale attuale di 14 chili pro-capite a livello nazionale.
Secondo la Camera di Commercio di Milano nel solo 2006 sono state raccolte nei diversi impianti 172 mila tonnellate di rifiuti elettrici e tecnologici. Di questi almeno 7000 tonnellate sono state raccolte nella sola città di Milano. Un dato che fa riflettere, soprattutto se lo consideriamo alla luce del fatto che le famiglie di Milano e provincia sarebbero in possesso di circa 11 milioni di apparecchi elettronici tra televisioni, decoder, cellulari, ecc.
Questo genere di rifiuti viene recuperato una volta che arriva negli impianti di raccolta. Ad essere maggiormente riciclate sono le batterie al piombo. Nella sola provincia di Milano si recupera il 58%, mentre la città è ferma al 30%. I rifiuti rimanenti sono sottoposti al trattamento misto, mentre solo una piccola parte viene smaltita (il 2,5% avviene negli impianti comunali e il 14,2% in quelli provinciali).