Gemellaggio per la differenziata
L'emergenza porta alla nascita di gemellaggi fra comuni in emergenza e comuni che fanno la differenziata
19 February, 2008
<font size="1"><b><i>Simona Cipollaro</i></b></font>
In periodo di emergenza rifiuti anche i gemellaggi tra città cambiano volto e non trovano più il loro fondamento in scopi turistici o culturali, ma in fini ambientali. È accaduto a Terzino, comune del vesuviano, dove l’Associazione Onlus Cittadinanza Attiva ha chiesto di organizzare un gemellaggio ambientale per i rifiuti tra il loro comune ed un’altra città campana che già attua la differenziazione dei rifiuti solidi urbani. Le motivazioni di questa richiesta sono da ricercare in insistenti richieste di molti abitanti di Terzino che da tempo chiedono l’avvio della raccolta differenziata. L’iniziativa prevede, infatti, che vengano allestite delle isole ecologiche comunali in cui i cittadini possano portare i propri rifiuti già differenziati, principalmente plastica, vetro, carta e cartone. Una volta raccolti, tali rifiuti verrebbero portati nel comune gemellato, che si occuperebbe del loro recupero, permettendo così la chiusura del ciclo. L’associazione crede molto nell’azione dei cittadini e nella forza della raccolta differenziata ed ha previsto, oltre all’ipotesi del gemellaggio con Terzino, anche l’organizzazzione di incontri-seminari che abbiano come tema proprio la raccolta differenziata e l’educazione ambientale.