La crescita dei rifiuti
Continuano a crescere i rifiuti. Nel 2006 la cifra ha raggiunto quota 32,5 milioni di tonnellate (+2,7% rispetto al 2005). Il record pro-capite va alla Toscana, con 700 kg di immondizia a testa all'anno. Trentino in vetta per la raccolta differenziata - da Ecosportello News
19 February, 2008
Continuano a crescere i rifiuti. Nel 2006 la cifra ha raggiunto quota 32,5 milioni di tonnellate (+2,7% rispetto al 2005). Il record pro-capite va alla Toscana, con 700 kg di immondizia a testa, contro i 401 kg di un cittadino della Basilicata. Questi i dati contenuti nel rapporto Apat.
Impianti "sottoutilizzati", raccolta del rifiuto organico ancora "troppo bassa", "superamento" della emergenza in Campania, "forte azione" sulla raccolta differenziata e "miglioramento della tracciabilità dei rifiuti speciali". Questi i messaggi lanciati dal ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio durante la presentazione del rapporto.
Quanto ancora al rapporto, non decolla la raccolta differenziata, che a livello nazionale segna un 25,8%. Ma ci sono le differenze: il Nord stacca il resto d'Italia con una media di circa il 40%. Il record spetta al Trentino Alto Adige, con il 49,1%, mentre in coda risulta la Basilicata, con il 7,8%. Sempre diffuso è il ricorso alla discarica (47,9%), usata dalla Lombardia per il 17% del totale dei rifiuti, contro Sicilia, Molise e Puglia che registrano un 94%, 93% e 91%.
Per quel che riguarda la raccolta differenziata l'obiettivo del 40% stabilito per legge per il 2007 viene raggiunto già nel 2006 dal Nord (39,9%), mentre l'Italia nel complesso segna un 25,8% sulla produzione totale dei rifiuti urbani, contro il 24,2% del 2005, con un incremento di 700 mila tonnellate. Il Centro e il Sud segnano un 20% ed un 10,2%, nonostante un incremento del Sud (+19%).
Capofila della differenziata è il Trentino Alto Adige (49,1%), seguito da Veneto (48,7%), Lombardia (43,6%) e Piemonte (40,8%). Fanalini di coda il Molise al 5%, Sicilia (6,6%) e Basilicata (7,8%). La Campania è all'11,3%: qui brillano le province di Salerno (21,3%) e Avellino (19,3%), meno Benevento (13,3%), Caserta (9,5%) e Napoli (8%).
Menzione speciale alla Sardegna che balza dal 9,9% del 2005 al 19,8% nel 2006. Al 68% di raccolta differenziata Novara, in testa alla classifica dei capoluoghi di provincia piu' diligenti; seguono Verbania (66,4%), Asti (61,9%), Belluno (57,2%) e Rovigo (50,5%).
Tra le città metropolitane il podio va a Reggio Emilia, con una differenziata al 46,8%, rincorsa da Padova (38,9%), Torino (36,7%); agli antipodi le posizioni di Messina, Catania e Taranto, rispettivamente con l'1,9%, il 6,3% e il 6,6%. Fra le grandi città, Milano si piazza all'ottavo posto (31,4%), Firenze al decimo (30,4%), Venezia al tredicesimo (23,5%), Bologna al quattordicesimo (20,5%), Roma al diciottesimo (16%), Genova al diciannovesimo (12,1%) e Napoli al ventiduesimo (8,9%).
Per quel che riguarda il riciclo degli imballaggi, sono 8 milioni le tonnellate avviate al recupero. L'incremento maggiore, tra il 2005 e il 2006, si registra per legno (+5,9%), alluminio (+5,3) e plastica (+6,5%), la frazione maggiormente avviata a recupero energetico, con un incremento di 2,5 punti percentuali, pari a 645.000 tonnellate.
Interessante nel rapporto anche il dato sui costi di gestione. Nel 2005 il costo medio annuo pro capite è stato di 123,12 euro, composto per un 48,8% dal costo di smaltimento per i rifiuti indifferenziati, il 16,8% per le raccolte differenziate, il 14,9% per lo spazzamento e lavaggio strade.