Ztl, la rivolta delle famiglie
Contestata la chiusura del centro da mezzanotte alle quattro. Lo stop alle auto costringe molti genitori a aspettare i figli in prossimità dei varchi: troppi balordi, abbiamo paura - da La Repubblica del 28.02.2008
28 February, 2008
<b>Ilaria Ciuti</b>
Le mamme fiorentine si ribellano alla Ztl notturna. Il divieto di entrare con l´auto in centro tra mezzanotte e le quattro nei giorni del fine settimana si è trasformato in un vero incubo per i genitori alle prese col problema di "recuperare" i figli adolescenti all´uscita dei locali. Come fare per andare a prenderli, evitando che tornino in motorino o - ancora peggio - accompagnati da sconosciuti? A Repubblica sono arrivate centinaia di lettere, tutte di mamme disperate per colpa dello stesso divieto. Che dal 21 marzo diventerà ancora più esteso, coinvolgendo anche San Niccolò e San Frediano.
Già l´uscita il sabato sera delle loro figlie e dei loro figli quattordici-quindicenni e dintorni non era il massimo. Ma la ztl notturna invernale che va dalla mezzanotte alle quattro del mattino dei giorni di fine settimana l´ha trasformata in un vero incubo. I genitori non possono andare a riprendere in auto i ragazzini all´uscita dei locali del centro e si preoccupano per la sicurezza. A Repubblica piovono le lettere delle mamme disperate. Inutile rispondere a una sola di loro. Le lettere sono tutte simili e sono tante. Quasi una psicosi collettiva.
Le mamme raccontano che l´inverno è stato duro e che continuerà a esserlo fino al 21 marzo, quando terminerà la ztl notturna: ancora più grande della diurna, non solo la cerchia dei viali e delle mura, ma anche San Niccolò, San Frediano. E, dopo marzo, i genitori si aspettano l´arrivo della ztl estiva. Insomma non vedono soluzione ai loro problemi. La questione è che tutti i locali frequentati dai giovanissimi sono in centro, proprio dentro la ztl notturna. D´altronde la macchina per inseguire la movida fuori città i minorenni non ce l´hanno. I locali che preferiscono si chiamano Yab: via Sassetti, Montecarla: San Niccolò, Cardillac: via degli Alfani, Shot: al Duomo. Tutte zone proibite. I genitori che mettono la sveglia nella notte per andare a riprendere i filgi si attestano intorno alla ztl, il più vicino possibile per esempio allo Yab che è il grande catalizzatore della giovanissima vita notturna, e attendono ansiosi di vedere spuntare dalla strada la testa del rampollo.
Racconta Marianna: «Ho una figlia di quindici anni. Ormai il permesso di uscire il weekend la sera non glielo posso più negare. Tutte le compagne di scuola lo fanno. Ma non voglio che torni a casa a piedi né desidero comprarle il motorino. Così le do un appuntamento a una certa ora e la vado a prendere quando esce dal locale». Marianna corregge: «O meglio, vorremmo, io o mio marito, andare a prenderla: perché invece non possiamo farlo. Ce lo impedisce il divieto di entrare in auto». Racconta Daria, madre di una sedicenne: «Vorremmo dire: esci dal locale entro mezzanotte, così possiamo arrivare lì sotto in auto. Ma come fare? Ormai i ragazzi a mezzanotte, più che tornare a casa, iniziano la loro serata». Poi fanno almeno le una, le due, le tre. L´ansia dei genitori aumenta via via che l´ora strappata dai figli per il ritorno a casa affonda nella notte. La voglia di ritrovare le figlie, ma anche i figli, proprio lì dove si apre la porta del bar o della discoteca cozza contro la decisione dell´amministrazione di chiudere la notte tardi il centro.
«Capisco - dice Antonietta - l´obiettivo di questo provvedimento: fare dormire i residenti del centro in santa pace senza il rombo dei motori. Anche loro hanno ragione. Ma se andiamo nei centri delle altre città questo non succede, eppure i residenti una soluzione l´avranno trovata. E poi l´inverno le finestre sono chiuse, non mi sembra una situazione disperata. Il nostro è un reale problema di sicurezza». Qualche mamma pensa a comprare un motorino alla figlia, anche se non vorrebbe. Qualcun´altra spiega che sì la sua il motorino ce l´ha ma lei e suo marito non gradiscono che a quattordici anni appena compiuti lo usi di notte. Tanto più chi sta lontano da centro o nei dintorni. Le mamme delle femmine si lamentano che a quell´età i maschi non possono certo riaccompagnarle a casa in auto. Le mamme dei maschi dicono che il centro è troppo vuoto anche per i loro baldanzosi quindicenni.
A proposito di accompagnamenti. Non si lamentano solo le mamme. Ci sono anche le ragazze che stanno in ztl e che protestano perché non possono più venire riaccompagnate a casa la notte tardi. Per esempio una che sta in via della Colonna e che dice sì, non mi vergogno a confessare di avere paura la sera quando devo farmi a piedi il pezzo di strada dai viali a casa.