Contro l\'inquinamento, due ore in meno di riscaldamento
Comunicato stampa del Comune di Milano del 29.02.2008
02 March, 2008
E' l'appello dell'assessore Edoardo Croci. A cittadini e amministratori la richiesta di ridurre a 10 ore giornaliere il funzionamento degli impianti di calore
Due ore in meno di riscaldamento in case e uffici per contrastare l’inquinamento dell’aria. Il Comune di Milano lancia l’appello ai cittadini e agli amministratori dei 53mila immobili privati e dà il buon esempio nei sui 1.500 stabili, riducendo a 12 e in alcuni casi anche a 10 ore il tempo di funzionamento dei riscaldamenti. L’Agenzia per la Mobilità e l’Ambiente ha calcolato che anticipando di due ore lo spegnimento degli impianti si possono ridurre le emissioni di Pm10 dal 6 al 12% sul totale prodotto dalle caldaie, anche con un notevole risparmio economico.
“Nei mesi invernali gli impianti di riscaldamento sono responsabili, nella stessa misura del traffico urbano, dell’inquinamento atmosferico - ha detto l’Assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente, Edoardo Croci –. Per questo il Comune raccomanda agli amministratori e ai cittadini di ridurre da 14 a 12 le ore di riscaldamento quotidiane. Si tratta di un richiamo alla responsabilità individuale e a operare per migliorare la qualità dell'aria e dell’ambiente. L’Amministrazione per dare il buon esempio lo sta già facendo in tutti gli stabili comunali e anche in quelli dati in affitto, riducendo in alcuni casi a 10 le ore di accensione delle caldaie”
La richiesta di riduzione delle ore giornaliere di accensione delle caldaie fa parte dell’impegno che il Comune ha intrapreso sul fronte del riscaldamento per affrontare il problema dell’inquinamento e che lo vede già impegnato nell’azione di controllo degli impianti e delle temperature degli stabili. Tra le azioni strutturali per affrontare il tema dell’inquinamento atmosferico è stato inoltre presentato recentemente il progetto sul teleriscaldamento, sostenuto dal Comune, da A2A e da Aler, che prevede l'allacciamento di oltre seimila alloggi popolari ala quartiere San Siro al termovalorizzatore di Figino Silla 2, entro il 2009.
Milano è giunta all’undicesimo giorno di superamento consecutivo delle soglie di Pm10 consentite, pari a 50 microgrammi per metro cubo. La situazione critica è favorita dalle condizioni climatiche che vedono l’assenza di vento e piogge e da un incremento di 5 gradi della temperatura rispetto alle medie stagionali. Tuttavia nel 2008 il superamento del 35° giorno è arrivato dieci giorni più tardi rispetto all'anno precedente e venti giorni dopo rispetto al 2006. Anche le concentrazioni medie rilevate a Milano sono comunque inferiori a quelle delle altre zone dell’area critica.
“Siamo sulla strada giusta per il risanamento dell’aria a Milano – ha concluso Croci. – Ma l’impegno è ancora gravoso e richiede la collaborazione di tutti i milanesi”.