I ristoratori del centro contro la Ztl
Appello pubblico di 150 gestori di ristoranti, pub e altri locali: «L’anticipo dell’attivazione dei varchi ci danneggia». Ma i residenti non ci stanno: «Non toccate la Ztl»
11 March, 2008
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Un calo degli utili quantizzabile tra il 30 e il 40%. Questi, secondo quaranta ristoratori del centro storico, gli effetti del nuovo orario della Ztl del venerdì e del sabato, che da qualche mese entra in vigore alle 21 (e non più alle 23, come accadeva fino allo scorso autunno). Un anticipo che fa coincidere l’inizio del divieto proprio con l’ora di cena, scoraggiando, secondo i gestori dei ristoranti, le velleità gastronomiche dei romani. Da qui la decisione dei ristoratori di lanciare un pubblico appello per ritardare nuovamente l’attivazione dei varchi della Ztl.
Una richiesta subito sottoscritta da un centinaio di gestori di locali notturni del centro, e che ha scatenato la reazione, contraria, dei residenti. Secondo le associazioni e i comitati che si battono da anni per la vivibilità del centro storico, le cause della eventuale perdita di introiti per pub e ristoranti sono di altra natura, e vanno dall’eccesso di concorrenza, alla recessione economica, ai prezzi eccessivi. La colpa, quindi, non è della Ztl. Anzi. Preoccupati dal continuo viavai notturno e dai rumori molesti sotto le loro finestre, i residenti chiedono di estendere il provvedimento antitraffico a tutti i giorni della settimana.
E a proporre un compromesso che risolva pacificamente la querelle, ci ha pensato Egidio De Luca, presidente del comitato della “Piramide al Circo Massimo”, che ha suggerito di attivare i varchi alle 22, provando a conciliare le esigenze degli abitanti con quelle dei ristoratori. Non a caso, il signor De Luca, oltre a risiedere in centro, possiede una locanda nella zona di Campo de’ Fiori.