Termovalorizzatore: a Pioltello o a Segrate?
Si profila l’ipotesi di un nuovo termovalorizzatore a Pioltello o a Segrate e la chiusura di quello di Sesto San Giovanni
14 March, 2008
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
L’Assessore Bruna Brembilla relaziona al Consiglio provinciale sul Piano dei rifiuti dopo che la Regione lo ha rimandato indietro a Palazzo Isimbardi perché non garantirebbe l’autosufficienza.
E l’assessore ha riferito in aula l’intenzione di <b>sostituire un vecchio termovalorizzatore con uno di tecnologia più avanzata, più pulito</b>. Un impianto, insomma, più efficace perché le stime parlano di un incremento nei prossimi anni di 500 tonnellate in più di rifiuti. Anche se l’Assessore non lo dice in aula, poi dichiara a margine della seduta che le ipotesi di localizzazione potrebbero essere quelle di <b>Pioltello o Segrate</b>, due comuni che si sono resi disponibili ad ospitare il nuovo impianto.
La discesa in campo di Pioltello e Segrate significa prevedere la chiusura del <b>termovalorizzatore di Sesto San Giovanni</b>, città disponibile ad ospitare il nuovo impianto. Il Sindaco di Sesto, <b>Giorgio Oldrini</b>, mette in rilievo che il termovalorizzatore già esistente prende 70 tonnellate al giorno e chiuderlo significherebbe “andare in deficit” sul fronte dello smaltimento viste quelle che sono le stime annue di produzione dei rifiuti. L’impianto di Sesto è già di per sé oggetto di polemiche perché è collocato in mezzo a un quartiere popoloso e gli abitanti hanno raccolto le firme per chiuderlo.
Ma la chiusura dell’impianto di Sesto significherebbe non un potenziamento degli impianti esistenti, come previsto nel Piano dei rifiuti e dall’accordo di maggioranza sottoscritto anche dallo stesso Filippo Penati, ma la realizzazione della nuova struttura a Segrate o Pioltello, Una prospettiva che minaccia tempesta tra la maggioranza a Palazzo Isimbardi.